Napoli, relazione del sindaco sull’attuazione del programma

luigi de magistris napoli consiglio comunaleIl sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha svolto la propria relazione in consiglio comunale sull’attuazione del programma.

Il primo cittadino ha iniziato la propria relazione sull’attuazione del programma, unico argomento all’ordine dei lavori della seduta odierna del consiglio, ricordando che molte cose sono state fatte, e molte sono ancora da portare a compimento e da fare, e che “questa consiliatura è riuscita a raggiungere importanti risultati a Napoli nonostante la scarsa agibilità economica e il piano di riequilibrio dal quale potremmo presto uscire. Ed infatti, ha continuato, la situazione trovata al momento dell’elezione era di pre-fallimento, e si prospettava la dichiarazione di dissesto che avrebbe creato grossi problemi ai cittadini. E’ stato fatto lavoro molto coraggioso, è stato evitato, grazie al piano di riequilibrio, il default e il crollo dei servizi essenziali. Il Sindaco ha quindi ringraziato la squadra che ha lavorato, cui si deve la chiarezza dei conti, frutto di un duro lavoro che ha visto il consiglio protagonista, e che consegnerà al futuro Sindaco un bilancio sano, con chiarezza su quanto si potrà investire”.

Il sindaco ha poi citato il lavoro fatto sulle società partecipate, sulla riduzione dei costi della politica attraverso la riduzione dei consigli di amministrazione e la messa in sicurezza di tutte le partecipate del Comune, prima Asia, ultima Napoli Sociale, lavoro che ha dato grandi soddisfazioni perché servizi essenziali sono rimasti in mano pubblica e senza licenziamenti e privatizzazioni.

“L’impostazione dell’amministrazione – ha detto de Magistris – è stata quella di un rapporto trasparente tra pubblico e privato e della gestione pubblica dei servizi sociali e del patrimonio”. Ha ricordato l’apertura degli asili nido, il miglioramento della refezione, la stabilizzazione delle maestre precarie e le nuove assunzioni, la battaglia ancora in corso per la stabilizzazione degli altri lavoratori precari, lo scorrimento, infine, delle graduatorie della progressione orizzontale e verticale per i dipendenti. Sulle politiche sociali, ha rivendicato che mai sono stati fatti tagli sul sociale, ma è stata migliorata la qualità dei servizi. Altri elementi positivi citati, lo sblocco dei Piani urbanistici attuativi, la cui paralisi impediva gli investimenti, Bagnoli, su cui l’amministrazione resta ferma sulla linea innovativa inaugurata con il decreto “chi inquina paga”, l’avvio della democrazia partecipativa, con un altissimo livello di partecipazione democratica che si è messo in moto dal basso, con cittadini che si riappropriano di spazi pubblici e privati abbandonati, infine, il lavoro messo in campo su cultura, sport e turismo, merito dei napoletani che hanno riscoperto la bellezza e la cultura, con un vero rilancio di tutti i settori economici della città. Attività strutturali enormi sono state messe in campo nelle periferie: Chiaiano, Bagnoli, Pianura; tutti i più importanti investimenti pubblici sono stati fatti in periferia, Napoli Nord ed Est. Ha ricordato il lavoro incredibile fatto per la mobilità sostenibile, le metropolitane, il bike sharing, infine, per l’accoglienza e il diritto ad abitare per i più deboli.

Abbiamo governato senza soldi, ha continuato, e la città ha mantenuto e rafforzato la propria autonomia, forza e dignità, con l’entusiasmo e la voglia di partecipazione dei giovani, rafforzando i luoghi della democrazia partecipativa. L’ambizione ulteriore è quella di rafforzare la posizione internazionale di Napoli: si avverte oggi il senso del cambiamento, e lo notano anche i turisti, perché si è riusciti ad andare in controtendenza in un momento di grave crisi dimostrando che Napoli non si è piegata. Si è lavorato per realizzare il principio della Costituzione che è la Repubblica che deve garantire lo sviluppo per i cittadini, un lavoro fatto con grande passione, grazie al sostegno della squadra umana e soprattutto del consiglio comunale che non ha fatto mancare il suo sostegno nei momenti più delicati della vita dell’amministrazione”.

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