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Incidente via Argine, muore anche il 19enne Ciro Autiero

incidente via argine 1

Purtroppo anche Ciro Autiero, coinvolto con il padre Giuseppe, non ce l’ha fatta, dichiarata la morte cerebrale dai medici che lo hanno seguito in queste ore. Il giovane 19enne era stato ricoverato al Policlinico di Napoli in condizioni disperate. Aveva riportato gravissime lesioni alla testa.

Sono quindi due le vittime del tragico incidente di Ponticelli, Giuseppe Autiero, padre di Ciro, 39 anni, era morto sul colpo.

Il giovane, che non indossava il casco, viaggiava in sella ad uno scooter con il genitore, che era alla guida, lungo via Argine quando in corrispondenza di un incrocio l’uomo ha perso il controllo del mezzo proprio mentre sopraggiungeva un’automobile. Entrambi erano scivolati sull’asfalto. Il 39enne, anche se indossava il casco restava senza vita sul colpo. I due, residenti a Volla, stavano andando in stazione dove Ciro avrebbe dovuto prendere il treno per trascorrere il periodo delle feste fuori Napoli.

Il giovane frequentava il quinto anno del Liceo Calamandrei presso la sede distaccata di Volla, fra pochi mesi il diploma e poi il tentativo di entrare in Polizia, suo obiettivo primario. Il padre faceva la guardia giurata.

Il giovane Ciro, prima trasportato all’ospedale Villa Betania e, poco dopo, al Policlinico Federico II, è rimasto in coma  fino a questa sera.

L’esatta dinamica dell’incidente è ancora da accertare, sono in corso le indagini della sezione Infortunistica della Polizia Municipale di Napoli, guidata dal maggiore Ciro Colimoro che hanno sequestrato l’hard disk dell’ impianto di videosorveglianza di un distributore di benzina della “Total Erg” che si trova a poca distanza dal luogo dell’incidente, all’incrocio tra via Argine e via Vicinale Maranta. Lo scooter o l’auto potrebbero non aver rispettato il rosso del semaforo posto all’incrocio.

Le cause dell’incidente potrebbe essere una mancata precedenza di uno dei due mezzi coinvolti; Giuseppe Autiero, potrebbe aver tentato una manovra di emergenza per evitare l’impatto con la Golf e in conseguenza il mezzo su cui viaggiavano padre e figlio avrebbe perso aderenza provocando la fatale caduta. L’auto non presenta danni.

Il conducente dell’auto, un 46enne è stato il primo a soccorrere i due. Oggi la sua posizione è al vaglio della magistratura che dovrà decidere se iscriverlo nel registro degli indagati. Si tratterebbe in ogni caso di un atto dovuto.

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