Caserta, venerdì “Non farmi ridere, sono una donna tragica” al Teatro Duel

gea e massimo 1

“Non farmi ridere, sono una donna tragica” andrà in scena venerdì 1 Aprile al Teatro Duel di Caserta. Si tratta di uno studio sull’amore “inutile” che vede in scena tre personaggi. Lo studioso Carlo Rimetti (Massimo Andrei) analizza l’amore vero, quello da cui non si ricava un utile di sorta, osservando Silvana (Gea Martire), donna tragica eppure comica, e introduce un giardiniere, Carmine, uomo portatore d’amore che, alle persone, preferisce i cactus.

Una ricerca ‘platonica’ alla fine della quale ci si chiede se l’amore sia quella cosa per la quale, o senza la quale, si rimane tale e quale.

Si parla dell’amore autentico, quello senza scopo. “Non farmi ridere, sono una donna tragica” è dunque una sorta di studio “para- accademico” che approfondisce un tema universale e risulta in una buffa osservazione scientifica sull’amore vero. Oggetto di questo studio è Silvana, donna che si rivela essere tragica, come suggerisce il titolo, perché – sostiene l’autore – eccede nella sua percezione, tragicamente passionale, che la porta a credere che tutto rappresenti “la fine del mondo”.

Come già accaduto in precedenza, con il dolore in “Tina, fai presto”, la cucina in “Un Pop antico” e le fiabe nell’opera “Favolare”, spettacolo realizzato per il Teatro di San Carlo, nel suo ultimo lavoro, Massimo Andrei tratta in maniera comica temi importanti della vita quotidiana.

“La volontà iniziale era quella di raccontare l’animo umano attraverso un’eroina tragica ma, parafrasando Nietzsche, non c’è niente di più comico della tragedia e si finisce dunque a ridere della vita, osservando le contorsioni, le difficoltà e le lacrime che il nostro essere limitati porta con sé.” spiega Massimo Andrei

“Non farmi ridere, sono una donna tragica” è uno spettacolo prodotto e distribuito da Tappeto Volante, primaria società di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Campania, con al suo attivo Grandi Eventi di Turismo Culturale.

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