L’amore che lega la Villa Comunale ai cittadini di Castellammare è qualcosa di indistruttibile, come testimoniano i tantissimi malumori che si sono venuti a creare dopo la chiusura dello scorso anno per interminabili lavori di restyling.
Il cantiere è ormai fermo da tre mesi, ma gli operai dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, ricominciare ad occuparsi del lungomare dal prossimo mese di Aprile con il termine dei lavori fissato per fine 2016, inizio 2017. Gli stabiesi, però, sono stanchi di questa situazione e hanno espresso tutto il loro malcontento già durante una manifestazione organizzata sul finire dell’estate quando le sorti dei lavori erano ancora più scuri di oggi.
Considerato che il tutto procede a passo di tartaruga, sui social si sta diffondendo a macchia d’olio una nuova protesta: un utente, Carmine Cavaliere, ha lanciato una petizione online (qui il link: www.change.org/p/carmine-cavaliere-stabia-per-la-villa?recruiter=354296052&utm_source=share_for_starters&utm_medium=copyLink) per raccogliere le firme, circa 500, adatte per poter organizzare una nuova manifestazione per dimostrare alla cattiva politica stabiese che si è ormai giunti al culmine.
Se per il lungomare l’amore è indistruttibile, per la politica ormai è finito da tempo. Castellammare non riesce a ripartire anche a causa di alcune amministrazioni comunali degli ultimi anni che hanno portato solamente dei danni alla città delle acque, conduecendo al fallimento qualsiasi risorsa locale.
Per questo motivo, il nuovo sindaco che si insedierà dal prossimo mese di Giugno per riuscire a riconquistare la fiducia dell’elettore verso l’istituzione politica, per prima cosa dovrà risolvere le grane relative ai tanti lavori di riqualificazione, come il lungomare e il Palazzo del Fascio, e al dramma disoccupazione che appare insanabile.
Gennaro Esposito