La camorra recluta anziani bisognosi per lo spaccio di stupefacenti a Napoli. Secondo alcune indiscrezioni complice la penuria di mezzi e la forte recessione in atto a livello economico nel Paese numerosi anziani sarebbero avvicinati da pusher della camorra che puntando sull’aspetto rassicurante proprio della terza età trasformerebbero innocui nonnini in spacciatori al dettaglio.
Tante le tecniche adoperate: dal passaggio di mano uscendo dalla chiesa (l’acquirente sfiora l’anziano scambiando nel contempo i soldi con la droga) al carrello della spesa lasciato ben in vista ai margini della panchina dove siete il nonnino/a di turno.
Il tossicodipendente (o tossico filo a seconda dei casi) non farebbe altro che fulmineamente prendere dal carrello la dose lasciando cadere all’interno dello stesso i soldi. E c’è di più: i boss userebbero le dimore di insospettabili anziani come
deposito per armi e stupefacenti, non che rifugio per pericolosi latitanti partenopei. Radio mala confermerebbe questo scioccante fenomeno attribuendo alla povertà e alla disperazione di chi è ormai in età avanzata la scelta di passare tra le fila del malaffare .
Giovani spietati ras e famiglie storiche si contendono a suon di morti ammazzati il controllo degli affari illeciti in città: sembrerebbero saltati schemi ed equilibri a monte di una guerra senza fine combattuta a qualsiasi ora del giorno e ovunque nel napoletano.
Le istituzioni ad oggi hanno prodotto veramente poco per contrastare un cancro sociale dalle metastasi estese in tutti i settori della comunità. C’è aria di guerra a Napoli: guerra miserabile combattuta da individui senza scrupoli dal potere distruttivo inimmaginabile. Gentaglia che non esita a speculare sulle debolezze della povera gente e persino degli anziani in difficoltà. Come sempre i mass media descrivono la città in maniera discordante spesso allontanandosi dalle reali emergenze del territorio.
Troppo impegnata la politica locale nella campagna elettorale per le prossime amministrative locali, troppo presa a fare selfie e a farsi vedere tra le strade della Napoli bene per sentire il nauseabondo odore di camorra che come una cappa opprime la città dal centro storico alla periferia.
Alfonso Maria Liguori