Dalle prime ore dell’alba i carabinieri della compagnia di Amalfi stanno conducendo una vasta operazione finalizzata a smantellare un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti in costiera amalfitana. Il blitz di stamattina è il risultato di indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno che avrebbero acclarato la presenza di un sodalizio criminale organizzato capace di distribuire lo stupefacente su tutto il territorio costiero. Una fitta rete di pusher, diffusa dal versante nord dei monti Lattari tra Agerola, Pimonte e Gragnano fino ad Amalfi e Positano.
Nella mattinata odierna, personale del Comando Compagnia Carabinieri di Amalfi ha eseguito 16 misure cautelari personali, di cui 3 di custodia in carcere e 13 di custodia agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti residenti nei comuni della costiera e nelle località limitrofe di Agerola e Pimonte.
Nello stesso contesto sono in corso 14 notifiche di avvisi di conclusione delle indagini nei confronti di ulteriori soggetti coinvolti nelle indagini. Le Ordinanze sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, al termine di una accurata attività investigativa condotta da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Amalfi, con la efficace collaborazione del personale dei Comandi Stazione dipendenti, sotto la direzione di questa Direzione distrettuale antimafia di Salerno.
L’indagine trae la sua genesi, nel luglio 2013, da una serie di informazioni e notizie raccolte dai militari della Compagnia e della Stazione Carabinieri di Amalfi operanti sul territorio della Costiera Amalfitana, circa la sussistenza di un crescente traffico di sostanze stupefacenti, cui sono immediatamente seguiti una serie di servizi di osservazione e pedinamento finalizzati a comprovare lo stato del fenomeno.
Le embrionali ipotesi investigative hanno prodotto un immediato riscontro con l’arresto di un giovane amalfitano, di ritorno dall’area partenopea, sorpreso a bordo dell’auto, in località Castiglione di Ravello, in possesso di 10 grammi di metanfetamine: sostanza stupefacente per la prima volta rinvenuta in territorio costiero.
Da qui, nel prosieguo dell’attività d’indagine, gli investigatori hanno iniziato ad addentrarsi nel più ampio scenario criminale – mediante il supporto di attività d’intercettazione telefonica e di intervento diretto sul territorio – fino a disvelare l’esistenza di un’articolata associazione a delinquere dedita allo spaccio sistematico e continuativo di una molteplicità di sostanze stupefacenti di tipo diverso, sia leggere che pesanti (cocaina, hashish, marjuana, metanfetamine) in alcune delle più note località turistiche della costiera Amalfitana (Amalfi, Atrani, Ravello, Scala e Conca dei Marini).
In particolare sono emerse le figure apicali dell’associazione sul versante Scala/Ravello ed in particolare:
– un soggetto B.M. poi deceduto in data 21/11/2015, individuato quale Capo-promotore;
– Cappotto Giuseppe (cl.’90), Di Palma Raffaele (cl.’87) e Aurioso Alfonso (cl.’80), come organizzatori;
cui si affiancavano una serie di partecipanti:
– Amato Luca (cl.’88), Cioffi Raffaele (cl.’86), Cioffi Stefano (cl.’94), Russo Armando (cl.’90), Staiano Raffaele (cl.’95), Di Palma Carmen (cl.’91), Fusco Clara (cl.’89), Laptyev Vladyslav (cl.’93).
Oltre al sodalizio indicato, in generale è comunque emersa sul territorio della costiera l’esistenza di una pluralità di sottogruppi di soggetti dediti allo spaccio, ciascuno ruotante attorno ad una figura leader avente il precipuo compito di coagulare attorno a sé una pluralità di soggetti, uniti da stretti e duraturi legami, che erogavano anch’essi in modo costante lo stupefacente ai vari “pusher” e talvolta direttamente al consumatore ultimo.
Tra questi, l’indagine ha consentito in particolare di individuare un ulteriore gruppo criminale e l’operatività di una seconda piazza di spaccio attiva sul versante Agerolese: gruppo estraneo al sodalizio criminoso operante sul versante amalfitano ma che forniva allo stesso un apporto necessario alla continuità operativa delle piazze di spaccio costiere, soprattutto nelle fasi di accertata carenza di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso le captazioni telefoniche hanno rivelato in maniera obbiettiva una serie di episodi – tutti adeguatamente riscontrati – di cui è stato protagonista Milano Luigi (cl.’70), anello di congiunzione per la distribuzione dello stupefacente fra l’area Agerolese e quella Costiera.