Senzatomica: a Napoli week end di eventi culturali e allegria

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Dibattiti, performance teatrali, musica, artisti di strada, laboratori per bambini, danza e poesia per l’intenso week end di eventi inseriti nel cartellone della mostra Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari, ospitata negli ambulacri di Castel Sant’Elmo fino al prossimo 17 aprile. L’arte e la creatività diventano così non solo occasione di riflessione sul tema del disarmo interiore, ma anche momento di condivisione per riscoprire i luoghi, i musei e le bellezze di Napoli e della penisola sorrentina.

Doppio appuntamento sabato 2 aprile. Di mattina, alle ore 10.30, presso l’Itituto di Studi Filosofici – Palazzo Serra di Cassano (via Monte di Dio, 14 Napoli) si svolgerà l’incontro “Il ritorno del nucleare” con il giornalista, scrittore ed autore di inchieste televisive Maurizio Torrealta, per approfondire i rischi della diffusione del nucleare.

Di pomeriggio, a Castel Sant’Elmo dalle ore 16.30 alle 17, si ripete il laboratorio di Senzatomica dedicato ai bambini Le Mille Gru di Sadako, a cura di Cinzia Bovi. Protagonista la gru, realizzata con l’antica arte di piegare la carta, e la commuovente storia di Sadako Sasaki, la bambina vittima della bomba atomica diventata simbolo di pace e di speranza. Grandi e bambini (dai 7 anni in su), dopo aver ascoltato la narrazione della storia di Sadako, proveranno a costruire delle gru, che ancor oggi sono emblema di lunga vita, di amicizia e di pace.

Domenica 3 aprile, dalle ore 10 alle 13, in cartellone Un’esplosione d’arte per Senzatomica, manifestazione ospitata all’interno di Villa Floridiana e del Museo Duca di Martina. Il percorso inizierà nel Parco dove i visitatori, accompagnati da un artista di strada e da una ballerina, scopriranno angoli affascinanti e potranno assistere ad alcune performances: la rappresentazione di una favola di Basile, la lettura di poesie sul disarmo con accompagnamento musicale e un’esibizione di musica e ballo sempre sul tema della pace. Al termine della passeggiata, sul grande prato, prenderà il via una festosa jam session prima di entrare nel Museo dove, alle ore 12, si potrà partecipare al laboratorio di origami Le mille Gru di Sadako. La gru ricorre anche nelle decorazione di alcuni vasi della collezione di porcellane orientali del Museo.

In contemporanea, negli spazi della mostra a Castel Sant’Elmo dalle ore 11.30 alle 12 è prevista la replica di BOOM, lo spettacolo dedicato ai bambini, scritta e diretta da Oscarino Di Maio. La pièce divertente, ironica e leggera, si sviluppa sotto forma di dialogo tra diversi tipi di bomba, per arrivare al pubblico di piccini in maniera semplice, fino a spiegare l’inutilità della guerra.

Senzatomica, però, diventa itinerante e arriva a Sorrento, nell’incantevole scenario della storica Villa Fondi dove, a partire dalle ore 11 è in programma Arti per il Disarmo, un momento di festa per condividere lo spirito della campagna per il disarmo nucleare. Parole poetiche che si accompagnano a passi di danza, a dialoghi, a racconti di favole, a condivisioni delle arti tutte, accompagnate da un light cocktail.

Domenica pomeriggio, alle ore 16, si ritorna a Castel Sant’Elmo, per la visita guidata a Senzatomica con l’artista Rosy Rox, autrice dell’opera Tempo Interiore collocata in Piazza d’Armi e vincitrice del concorso dedicato ai giovani promosso dal Polo Museale della Campania nel 2012 sul tema “Lo spazio della memoria. La memoria dello spazio”. A seguire è previsto l’incontro/riflessione tra l’artista e la giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno, Natascia Festa, in una connessione simbolica tra l’installazione permanente a Castel San’Elmo e la mostra Senzatomica.

“Tempo Interiore crea un cortocircuito temporale (tra presente, passato e futuro) passando per le varie epoche del castello e ricollegandosi al nostro presente – spiega Rosy Rox – Con un movimento circolare e tagliente, ripercorre varie fasi della repressione della libertà dell’animo umano, i tracciati del dolore, della ricerca di libertà assoluta. Scandisce un tempo dolorante.
Ci invita a una riflessione sulle crudeltà prodotte, tra le ombre della civiltà, nei confronti della diversità, dell’altro, della libertà di pensiero”.

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