De Luca al Cardarelli: “stop a ricoveri in barella”

de luca crdarelli“Questa mattina ho visitato l’ospedale Cardarelli di Napoli, e in particolare i reparti di maggiore criticità. Ho espresso innanzitutto ringraziamento e gratitudine al personale medico e infermieristico che è impegnato nell’assistenza in condizioni drammatiche”.

Così ha dichiarato il governatore della Campania Vincenzo De Luca dopo, appunto la via visita al massimo nosocomio del mezzogiorno.

De Luca ha poi continuato aggiungendo: “Ho incontrato pazienti e familiari che con grande compostezza, in condizioni al limite della civiltà, hanno mantenuto un atteggiamento di grande dignità. Detto questo, ho rilevato,  in particolare a Medicina d’urgenza, i corridoi pieni di barelle con pazienti in condizioni di promiscuità, immagini da quarto mondo, indegne di un paese civile”. Condizioni inaccettabili come già denunciato da più parti ma che fino ad ora nessuno è riuscito se non a risolvere, quanto meno a migliorare.

Il Governatore ha poi assicurato che entro dieci giorni ci sarà una riunione con i responsabili dei reparti del Cardarelli e poi con i dirigenti degli altri ospedali napoletani: “…la soluzione di questi problemi, e quindi l’eliminazione delle barelle dai corridoi, è una priorità assoluta insieme a una reale organizzazione del servizio. Il nostro impegno è di eliminare prima dell’estate questa vergogna.

È intollerabile – ha concluso De Luca – che , mantenendo reparti al di sotto dei livelli minimi di dignità richiesti da una struttura pubblica. Non si può non registrare una prova di totale inadeguatezza dei responsabili di questa struttura. Sono situazioni incompatibili con la nuova organizzazione della sanità a cui stiamo lavorando”.

Francesco Emilio Borrelli, presidente del gruppo consiliare Campania Libera, Psi e Davvero Verdi
Francesco Emilio Borrelli, presidente del gruppo consiliare Campania Libera, Psi e Davvero Verdi

Ad intervenire sull’argomento anche Campania Libera, Psi e Davvero Verdi: “La situazione del Cardarelli è davvero critica e, ogni giorno, medici e infermieri rischiano di essere picchiati dai parenti dei pazienti che vorrebbero un’assistenza migliore di quella che gli possono garantire”. A denunciarlo il presidente del gruppo consiliare, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità, per il quale “il caos barelle che, d troppo tempo, è una triste e spiacevole caratteristica del più grande ospedale del Sud Italia, in questi giorni sta raggiungendo livelli insostenibili con i pazienti costretti a stare non solo nei corridoi, ma dovunque ci sia un minimo di spazio, anche fuori le porte degli ascensori”.

“Ho già effettuato – continua Borrelli – diverse ispezioni nell’Ospedale e la situazione peggiora di giorno in giorno. Ha fatto bene quindi il Governatore De Luca ad andare di persona a verificare lo stato delle cose. Per quanto ci riguarda i vertici che dirigono attualmente il Cardarelli dovrebbero essere rimossi rapidamente perchè a nostro avviso non sono stati in grado di gestire la struttura. Chi non riesce a svolgere in modo dignitoso questo lavoro deve andare a casa. Anche in questo caso registriamo che l’ex governatore Caldoro ha avuto a nostro avviso enormi responsabilità nel portare questo come altri ospedali campani a un livello di degrado e cattiva gestione senza precedenti. Anche lui dovrà rispondere di questo scempio che ha portato davanti ai miei occhi nei mesi scorsi addirittura dei cittadini ad auto organizzarsi trasportando per strada su una barella un paziente che era stato investito proprio davanti all’ospedale”.

Patrizia Caputo, Commissario Ospedale Caradrelli
Patrizia Caputo, Commissario Ospedale Caradrelli

A seguito delle pesanti critiche giunte dagli esponenti del governo campano con un comunicato è intervenuta anche il commissario della struttura ospedaliara, Patrizia Caputo che ha parlato del  Caradrelli come di una risorsa della sanità campana nella quale si lavora in condizioni difficili, denunciando il fatto che troppo spesso restano inascoltate richieste d’aiuto.

“L’Ospedale Cardarelli è una grandissima risorsa della sanità pubblica. Un luogo nel quale, ogni giorno centinaia di medici, infermieri e personale sanitario svolge con professionalità e a rischio talvolta della propria incolumità il proprio lavoro.

Stiamo parlando – continua Caputo – di un pronto soccorso di medicina d’urgenza: anzi dell’unico pronto soccorso di medicina d’urgenza di una città difficile, grande e complessa come Napoli. E’ un dolore, per tutti noi che da anni facciamo questo lavoro con abnegazione e sacrificio, dover in condizioni di collasso disporre ricoveri anche in situazioni non eccellenti. Ma noi tutti abbiamo fatto un giuramento: ed anche a costo di dover superare ostacoli e sacrifici i medici del Cardarelli non hanno mai rifiutato un paziente, non si sono mai tirati indietro davanti a un’emergenza, a un ricovero. Perché la grande tradizione medica di questo ospedale e dei professionisti che l’hanno reso e lo rendono uno dei più importanti del Mezzogiorno ci impone di lavorare anche quando, pur sollecitati da noi, gli organi istituzionali che dovrebbero organizzare e gestire la sanità pubblica campana ci ignorano o non ci rispondono.

Chi vive a Napoli sa benissimo che  al nostro ospedale fa riferimento un bacino d’utenza che qualsiasi altro nosocomio farebbe fatica a contenere. Il fenomeno dei ricoveri in barella è un fenomeno da cancellare, arginare, eliminare. Ma lo si può fare solo se, insieme ai vertici dell’autorità regionale sanitaria, si disporrà un piano complessivo e congruo di divisione del territorio. La sottoscritta, soprattutto negli ultimi anni, ha cercato più volte intese e confronti con i vertici istituzionali della Regione Campania. Mettendo a disposizione la propria esperienza. Parlano le numerose note, lettere, esposti che l’ufficio da me presieduto ha inviato per cercare un tavolo comune, una sponda, un confronto per superare le difficoltà della nostra e di altre aziende ospedaliere.

Una volontà ben nota a tanti – aggiunge Caputo – e che la mia storia, la mia formazione e il mio  impegno a difesa dell’azienda Cardarelli possono dimostrare in qualsiasi momento. La situazione oggi rappresentata e ben conosciuta da tempo e solo grazie ad essa ed in assenza di valide alternative al nostro lavoro, l’ospedale Cardarelli ha sempre svolto il suo ruolo di avamposto della sanità d’urgenza, della risposta alle emergenze di un territorio caldo e difficile come quello di Napoli.

Quando, e soprattutto se, – ha concluso Patrizia Caputo – si vorrà affrontare il tema della tutela del paziente, della qualità dell’offerta sanitaria senza speculazioni o attacchi, ma col solo intento di risolvere un problema che l’attuale dirigenza denuncia da mesi inascoltata, troverà sempre professionisti attenti e impegnati in silenzio a fare il proprio lavoro”.

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