La costruzione è stata posta sottosequestro perchè il proprietario del terreno, un noto imprenditore residente a San Giuseppe Vesuviano, ha esposto una autorizzazione scaduta e per di più con un’ampliamento di oltre 50 metri quadrati rispetto a quanto dichiarato nel progetto di esecuzione.
Ad attirare l’attenzione dei caschi bianchi di Nola anche due depositi: uno che era stato adibito a discarica per materiale di risulta edile e l’altro era stato allestito ad uso commerciale per vendita di blocchi in laterizi.
Il tutto senza le necessarie autorizzazioni, in particolare la zona commerciale era stata allestita in un’area dichiarata ad uso agricolo.
Così al termine dei controlli la polizia municipale ha posto i sigilli al cantiere ponendolo sotto sequestro penale e ha posto sotto chiave anche alcune attrezzature utilizzate per lavorare i blocchi in laterizi.