Lo ha detto il presidente del gruppo Giovani Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria) di Napoli, Raffaele Marrone.
“Le istituzioni locali che hanno a cuore la più grande azienda della Campania possono e devono coinvolgere il vertice del Governo – ha aggiunto – nell’individuazione di una strategia che, partendo dalla nomina del presidente dell’Autorità portuale, sterilizzi la crisi di programmi e di investimenti che da tre anni colpisce l’infrastruttura”.
“Se il porto non funziona o funziona male, a cascata ci sono riflessi sull’occupazione diretta e dell’indotto e su tutto il sistema imprenditoriale collegato. Il summit in Prefettura col presidente del Consiglio dei ministri su Bagnoli è un appuntamento importante per il futuro della città, ma è anche la giusta sede istituzionale – ha concluso Marrone – per sollecitare interventi risolutivi su una colonna portante dell’economia locale che mancano da troppo tempo, ormai”.
E proprio in vista dell’incontro del 6 aprile, Matteo Renzi, da Washington, parlando con i giornalisti ha dichiarato: “Bagnoli è una vicenda enorme, è un altro potenziale attrattore. Ci sono anche molte realtà Usa potenzialmente interessate, ho parlato con Apple e Cisco e mi piacerebbe coinvolgere anche Amazon e Google”. Il premier ha sottolineato che “ora la priorità di Bagnoli è la bonifica, dopo anni di tempo perso lo sblocco è una notizia enorme”. Il premier ha, in chiusura, confermato l’impegno a Bagnoli alla cabina di regia.