I cittadini del comprensorio servito dall’Ospedale di Boscotrecase non ci stanno. La chiusura del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale “S.Anna e Maria SS. Della Neve” sarà definitiva, stando a quanto sancito dalla politica, il prossimo 20 aprile, ma la protesta si fa sentire.
Organizzato per domani 4 aprile un “sit-in in Ospedale” contro quello che viene definito una mannaia sui diritti civili. E allora al grido di “Giù le mani dall’Oaspedale di Boscotrecase, giù le mani dalle nostre vite!” si proverà a difendere l’ospedale boschese.
L’iniziativa vuole rivolgere a tutti un appello forte, perché a Boscotrecase non venga chiuso il reparto di ginecologia e vanga garantita l’esistenza del reparto di pediatria ostetricia e ginecologia per questo prova a chiamare tutta la cittadinanza a partecipare.
La decisione della chiusura del reparto era stata ufficializzata con la delibera n.115 del 26 febbraio dal commissario straordinario dell’Asl Na3 Sud Antonietta Costantini in attuazione del Decreto regionale n. 70 e dell’Accordo Stato-Regioni del 2010. Proprio per affrontare questa tematica tanto sentita da un’intero territorio, nelle sale del comune di Torre Annunziata in via Provinciale Schiti, nei giorni scorsi si erano incontrati i sindaci dei comuni dell’area vesuviana, presente anche on. Regionale Raffaele Topo, presidente della commissione Sanità, ma il risultato era stato troppo vicino allo zero.
E allora oggi si muove la società civile e si oppone contro scelte che mettono in secondo piano i diritti dei cittadini. “La Salute e la Sanità sono un nostro diritto!” così si legge sul manifesto che invita tutti a non stare a guardare aspettando che il tutto accada, ma di partecipare alla protesta dando appuntamento per domattina alle 9,30 per concretizzare con il sit-in la voglia di non vedere calpestati i propri diritti.
Pasquale Cirillo