Complimenti ad una Udinese che ha giocato una grande partita, lottando su ogni pallone fino al 96esimo. Ha messo il cuore in campo e alla fine ha capitalizzato le occasioni avute. L’espulsione del Pipita inesistente.
Questa in sintesi la gara che ha sancito la fuga della Juventus verso un nuovo tricolore e ha visto un Napoli adbicare, soprattutto mentalmente, al ruolo di anti Juve.
In campo un Napoli senza palle, troppe anche quelle perse gratuitamente. Perde male, gioca peggio, preparando malissimo la partita. Malissimo Insigne, Hamsik, Jorginho, Ghoulam, male Koulibaly, appena sufficienti tutti gli altri.
Per l’arbitraggio non c’è che dire: pessimo nella gestione dei cartellini e delle espulsioni, giusti entrambi i rigori contro il Napoli assegnati senza minime esitazioni.
La pausa si è rivelata veramente nefasta, giocatori distratti e fuori forma. Un errore è forse da ricercare proprio nel mandare in campo i reduci dalle amichevoli con le nazionali. El kaddouri, Gabbiadini, Strinic, Maggio oggi forse avrebbero potuto dare di più di quelli andati in campo. E così poi si va sotto, la partita si innervosisce e buonanotte ai sogni di gloria. Ma comunque con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Quello che oggi si concretizza sono i sei punti dalla Juventus.
Adesso tocca alla Società cominciare a pensare per il prossimo anno. Se si vuole ancora puntare ai risultati importanti bisognerà rafforzare una rosa che si sta effettivamente dimostrando troppo corta.
Di certo il campionato non è finito, ma sei punti di svantaggio non solo sono effettivamente tanti, ma più che concretamente, peseranno ancora di più psicologicamente. Peccato, una occasione persa, sia ad Udine che in questo campionato.
Ivan Di Napoli