Quando una passione nasce e prende forma, non conosce età. E’ il caso della fotografa Sara Coratella, protagonista della sua prima mostra fotografica “Lost in Translation”, dal 13 aprile.
L’Associazione Parole Alate, presso le Scuderie di Villa Favorita, ospiterà la mostra, nella cornice di una caffetteria letteraria nel centro storico di Ercolano, a pochi metri dagli Scavi, un luogo incantevole che ospita di continuo eventi e manifestazioni culturali di ogni tipo.
Sara Coratella ha quasi 19 anni ed è nata e cresciuta a Napoli. Attualmente frequenta il liceo linguistico G. Galilei al Vomero, anche se ha vissuto per diversi mesi a Deyang, in Cina, grazie a una borsa di studio vinta all’età di 16 anni e mezzo. Fotografa da quando aveva 13 anni e vuole fare della sua passione il suo futuro.
“Lost in Translation” è la sua prima mostra, una nuda e cruda storia d’amore, vissuta nella quotidianità di quattro mura, fatta di incomprensione e di continua ricerca di connessione tra i due protagonisti, lei, Sara, – la quale è solita posare per sé stessa e per altri fotografi – e Carlo Curti, studente di Farmacia nonché persona particolarmente vicina all’artista. Ciò che questi scatti vogliono raccontare, è lo scontro che avviene nell’incontro – fisico e mentale – tra due persone che si amano, ma che non riescono a tradurre in parole e gesti ciò che provano, perdendosi in un circolo vizioso e confuso senza via d’uscita. L’intero progetto è stato scattato in una sola giornata di shooting, tutto in luce naturale e con l’ausilio di telecomandini remoti e più treppiedi. Al trucco e alla pittura – vera protagonista degli scatti -ha collaborato invece Livia Dibenedetto, studentessa di Scenografia e amica di vecchia data della fotografa.
Alla sua giovane età, Sara lavora anche già come freelance per eventi o agenzie.
La sua mostra, Lost in Translation – titolo ispirato al film di Sofia Coppola – è un appuntamento con l’arte e la cultura, ed un modo per incoraggiare le giovani passioni.