Il Comune di Castellammare di Stabia, guidato negli ultimi mesi dal commissario straordinario Claudio Vaccaro, ha aderito all’Ente Idrico Campano (Eic) il quale si occupa di gestire le risorse idriche; di organizzare, affidare e controllare la gestione del servizio idrico integrato; di tutelare gli acquedotti, le fognature, gli impianti di depurazione e altre infrastrutture idriche di pubblica utilità.
Inoltre, in relazione alle suddette competenze, costituiscono obiettivi prioritari dell’attività dell’Eic anche la salvaguardia e la valorizzazione della qualità e della quantità del patrimonio idrico, privilegiando le azioni volte al risparmio idrico e al riutilizzo delle acque reflue; la tutela del consumatore ed in particolare, attraverso meccanismi di perequazione tariffaria, dei cittadini “deboli” nei confronti del soggetto gestore; la rimozione di possibili fattori di diseconomia nella produzione dei servizi e la garanzia di uniformità di livello dei servizi forniti in tutti i comuni dell’ambito territoriale ottimale.
Queste novità sono state introdotte con la legge regionale del 2 dicembre 2015. Infatti, sono stati eliminati i cinque ambiti territoriali ottimali a favore di un solo Ato, suddiviso in cinque distretti. A gestire quest’ultimo, ovviamente, c’è l’Eic che diventa l’unico soggetto di governo.
Il Comune stabiese, nell’aderire, inoltre, all’Ente Idrico Campano si impegna entro novanta giorni dalla firma, come fondo di dotazione iniziale, a versare 0,50 € per ogni cittadino che risiede nel territorio comunale. Considerato che la città di Castellammare di Stabia conta circa 66.832 abitanti, la somma da versare sarà di 33.416,00 €.
Gennaro Esposito