Napoli: corteo anti-Renzi per Bagnoli Futura

Corteo anti Renzi

Movimenti anti Renzi per la questione Bagnoli Futura: stamattina i manifestanti si sono riuniti a piazza Dante a Napoli per manifestare contro il presidente del consiglio e la politica ad oggi messa in essere dal leader del Pd nei confronti del processo di riqualificazione dell’area ex Italsider.

“No al governo delle lobby e degli speculatori”, “ Non c’è trippa per gatti, Renzi torna nelle fogne”: questi solo alcuni degli striscioni esposti dai manifestanti in cammino verso la prefettura che stasera ospiterà la cabina di regia per la tanto attesa “Bagnoli Futura”.

400 le unità delle forze dell’ordine schierate per garantire sicurezza e monitorare un corteo lungo un percorso non autorizzato. Qualsiasi sia l’esito di questa famosa cabina di regia il messaggio è chiaro: no alla partecipazione di Renzi nella concretizzazione di Bagnoli Futura.

Nel corteo anche gli assessori di Napoli Carmine Piscopo e Alessandro Fucito che hanno pubblicamente dichiarato la volontà da parte del Comune di ascoltare i dissensi dei cittadini contrariamente alla linea invece adottata dal governo centrale.

Insomma una risposta di orgoglio dei napoletani a chi non convince più con retoriche datate e atteggiamenti spesso presuntuosi nei confronti dei cittadini.

Pensiamo agli abitanti della popolatissima Bagnoli: territorio violentato da politiche industriali scellerate, flagellato da patologie oncologiche che continuano a mietere vittime anno per anno, mortificato da servizi inesistenti e oppresso dalla sinistra logica del crimine organizzato.

Per non parlare dell’inoccupazione da record in quella che sarebbe dovuta divenire oasi felice per Napoli. Qui ormai non si crede più in un domani migliore, i sogni sono chiusi nel cassetto più oscuro e irraggiungibile dell’individuo nauseati da “aria fritta” puntualmente venduta dal politicante di turno.

D’altro canto alla massoneria, alla politica potente e collusa con poter paralleli cosa può importare delle sacro sante rivendicazioni della gente comune, delle speranze dei giovani, spesso laureati, che vorrebbero poter vivere con serenità i propri luoghi d’origine senza essere costretti a emigrare per poter “campare”.

E’ giunto il momento di alzare il capo e manifestare pacificamente in difesa dei diritti civili di chi è stato per troppo tempo preso in giro da governatori incapaci e rei di curare solo il proprio meschino tornaconto.

Ecco perchè i giovani napoletani non credono più nelle istituzioni, nella trasparenza dei concorsi pubblici e soprattutto nella possibilità di emergere all’interno di una comunità dove per contare qualcosa devi “appartenere a qualcuno”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.