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Squalifica a Higuain, ora il caso sbarca in Parlamento

napoli espulsione higuainUna interrogazione “per approfondire e dissipare ogni forma di dubbio” riguardo “le perplessità suscitate dal provvedimento disciplinare inflitto all’attaccante del Napoli, Gonzalo Higuain, dopo l’espulsione rimediata durante la partita del campionato di calcio di serie A con l’Udinese di domenica scorsa”.

L’atto, indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed al Sottosegretario alla Presidenza, è stata presentato oggi al Senato, dal senatore del gruppo Ala Pietro Langella, vicepresidente della commissione Bilancio.

“L’obiettivo della mia decisione – spiega il parlamentare – mira a fugare ogni dubbio sul sistema di arbitraggio italiano, soprattutto perché non riesco a capire, da sportivo, così come tantissimi italiani, alcune contraddizioni comportamentali”.

Una decisione, tiene ancora a precisare il senatore di ALA “che ha il solo obiettivo di accertare e fugare ogni perplessità sulla vicenda che interessa non solo i tifosi del Napoli ma tutti gli sportivi in genere”. La domanda che si pone Langella è questa: “c’è un eguale peso ed eguale misura quando si adottano i provvedimenti disciplinari sportivi?”.

INTERROGAZIONE

 

LANGELLA  –  Al Presidente del Consiglio dei Ministri

                        Al Sottosegretario alla Presidenza

 

Premesso che :

in data 3 aprile 2016 ,  a Udine,  e’ stata disputata  la partita di calcio di serie A, Udinese-Napoli , nel corso  della quale il centravanti della squadra del Napoli,  Gonzalo Higuain è stato espulso, in seguito ad una doppia ammonizione ;

in data 5 aprile 2016 è stato reso noto il provvedimento del giudice sportivo Gianpaolo Tosel, con il quale si comminano al giocatore del Napoli ben 4 giornate di squalifica dai campi  e  precisamente : una giornata , a causa dell’espulsione per doppia ammonizione e tre giornate per la reazione successiva all’espulsione. Nel dispositivo del provvedimento si legge , infatti , secondo quanto riportato dalla stampa , che Higuain è stato squalificato “per aver  rivolto all’arbitro un’espressione ingiuriosa e compiuto nei suoi confronti un gesto irriguardoso fronteggiandolo e ponendogli  entrambe le mani sul petto”.  Alle giornate di squalifica sono stati aggiunti Euro 20.000 di multa;

agli esperti di diritto sportivo  la sanzione  è sembrata ingiustificata, poichè sembra  che il fermo immagine  mostri  che nel momento in cui il calciatore  Higuain appoggia le mani sul petto dell’arbitro , la sua testa è in linea con il corpo, mentre quella dell’arbitro è protesa in avanti . Ciò dimostrerebbe che il calciatore abbia voluto, in un certo senso , proteggersi da uno scontro frontale e che abbia alzato le mani  per gesto istintivo di protezione e non per offendere o mancare di riguardo al direttore di gara;

una così pesante squalifica  appare , comunque , ingiustificata  dal momento che per precedenti dello stesso tenore , se non  più gravi , il giudice sportivo ha  comminato sanzioni molto  meno severe, facendo sorgere il legittimo interrogativo se non si  sia di fronte all’applicazione  di sanzioni con manifesta disparità di trattamento;

limitare  errori macroscopici risponde all’interesse  del calcio e dello  Sport,  poichè non deve poter accadere che qualcosa offuschi la capacità di giudizio della giustizia sportiva e, quindi , la sua onorabilità;  per non dire che gli Italiani pagano una grande quantità di denaro per seguire il calcio e quindi hanno il diritto  che i campionati non siano condizionati nè da malcostume, ma nemmeno da errori evitabili;

è quindi da auspicare il ricorso alla tecnologia , come la “moviola in campo”, per dissipare nell’immediatezza dubbi circa il comportamento  o i fatti da cui possano scaturire irrogazioni di sanzioni disciplinari, ma anche  azioni  che,  se non correttamente  valutate, possono  spiegare conseguenze non indifferenti per il prosieguo del campionato;

tanto premesso si chiede di sapere

quali azioni intendano porre in essere  perchè la giustizia sportiva  tenga un comportamento uniforme  nella trattazione di casi analoghi;

se non ritengano opportuno intervenire  con adeguati provvedimenti al fine di introdurre   con tempestività l’utilizzo dello strumento della moviola in campo, quantomeno nelle partite di  campionato  di serie “A” e “B” al fine di  rivedere nell’immediatezza  le azioni dei soggetti impegnati  in campo e poter dirimere in tempo reale le questioni più controverse  che potrebbero generare possibili errori.

Roma 06.04.2016

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