Fanno ritorno nel loro quartiere Gaetano Formicola e Giovanni Tabasco i due ventenni napoletani arrestati con l’accusa di aver ucciso e sotterrato Vincenzo Amendola di 18 anni.
E’ la decisione presa dai giudici del tribunale del Riesame di Napoli che non hanno ritenuti sufficienti gli indizi raccolti a loro carico dalle forze dell’ordine. La polizia li aveva arrestati dopo una breve latitanza in provincia di Viterbo dove i due si nascondevano.
Si tratta di due giovani legati a famiglie camorristiche come il clan Formicola di San Giovanni a Teduccio.
Ad accusare i due 20enni era stato il loro presunto complice, Giovanni Nunziato il primo ad essere arrestato per l’efferato omicidio: il 18enne Amendola secondo la ricostruzione di Nunziato era stato attirato in una trappola e poi ucciso e sotterrato in un terreno di campagna vicino il quartiere San Giovanni.
Secondo il Riesame non sono sufficienti gli indizi rilevati a carico dei due presunti killer accusati da Nunziato di aver materialmente commesso l’omicidio, mentre lui avrebbe solo attirato in trappola il giovane Amendola.
Ancora ignoto il movente, dalle ricostruzioni degli inquirenti pare che sia escluso il contesto di camorra ed è più battuta la pista dello sgarro.
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