Napoli: far west della camorra sotto il naso di Renzi

pistola

Spari all’impazzata ieri sera intorno alle 21,00 nei pressi di via Epomeo. Questa la dinamica : a bordo di tre scooter sei individui hanno esploso numerosi colpi in aria nei pressi di un noto bar della zona.

Gli inquirenti non avrebbero dubbi in merito all’accaduto che segnerebbe l’inizio delle aperte ostilità tra i clan Vigilia e Sorianiello. Ancora una volta avevamo anticipato attraverso il giornale l’escalation di un conflitto che vede ormai contrapposta la vecchia camorra ai giovani baby boss. Spietati e spesso cocainomani consumati proprio i nuovi ras sarebbero determinati a conquistare il territorio ad ogni costo.

Ecco allora alleanze di comodo, rivalutazioni di pregiudicati emergenti come Alessandro Giannelli (capo dell’omonimo gruppo di Cavalleggeri) oggi considerato la mente di un sistema malavitoso talmente abile da estendersi sino a Pianura. Insomma una guerra senza tregua all’interno di una Napoli palesemente abbandonata (al di la delle passerelle politiche che lasciano il tempo che trovano) dai politici e dalle istituzioni.

E non finisce qui: intorno alle 24 sempre di ieri in quel di Forcella e precisamente nei pressi di una pizzeria un individuo giunto con un complice in moto e a volto coperto ha esploso numerosi colpi di pistola all’indirizzo presumibilmente di un affiliato al clan Giuliano presente sul posto. Clamorosamente mancato il bersaglio, panico tra le persone che hanno assistito al fatto: agguato fallito considerato dalla gente del quartiere riprova concreta della guerra di camorra in atto per il controllo degli affari illeciti nel centro storico.

Il tutto lo stesso giorno in cui a Napoli si era tenuta la tanto attesa cabina di regia per Bagnoli Futura alla presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi accolto da diversi comitati locali letteralmente “a fischi e pernacchi” al suo arrivo in città. Gli scontri tra polizia e manifestanti testimoniano il livello di tensione raggiunto sul territorio per quella che molti cittadini e lo stesso sindaco di Napoli Luigi De Magistris hanno definito inutile passerella politica da parte del premier Renzi.

A questo punto infondere speranza nei giovani napoletani è impresa veramente ardua: ormai ci sembra superfluo ribadire come a Napoli occorra appartenere per contare qualcosa, come dal mondo accademico a quello lavorativo tutto ruoti intorno ad un sistema di potere ampiamente consolidato nel tempo in quella che dovrebbe essere sulla carta la capitale del Mediterraneo. Della serie : qui fu Napoli.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.