Questa parvenza di democrazia che si propone al popolo con la movimentazione del leader ha il potere di creare dissidi in ogni dove al punto che, nonostante la previsione tattica delle forze dell’ordine le stesse, pur risultando più forti alla fine degli scontri, riportano danni e feriti da bagarre facilmente evitabili con una logistica funzionale certamente da migliorare.
“Se questa deve essere la conseguenza di ogni spostamento del presidente del consiglio – dichiara Giulio Catuogno, segretario generale provinciale del sindacato indipendente di polizia ‘Coisp’ – sarebbe raccomandabile che continuasse a star seduto nella sua comoda poltrona romana, evitandoci il gioco al massacro per la misera cifra di 1500 euro al mese ed un contratto bloccato da ben sei anni.
Siamo solidali con i colleghi contusi e con le loro famiglie che – dice ancora Catuogno – ogni giorno salutano i propri cari coscienti di poter tornare a casa, quando si è fortunati, con teste fasciate e punti di sutura per un’attività che, per spirito di corpo e di giubba, si continua a svolgere con serietà e passione. E’ davvero encomiabile che esistano ancora poliziotti, professionalmente preparati che, per grande abnegazione personale, sono pronti alla difesa dello Stato, mentre quest’ultimo relega il comparto sicurezza nell’angolo delle problematiche da non dover risolvere ma, purtroppo, siamo così stanchi di doverli richiedere quasi come un’elemosina che, ci verrebbe quasi voglia di comprarli e consegnarli noi ad ogni collega che lavora in strada”.
Gli fa eco anche il segretario generale regionale Giuseppe Raimondi che esprime la vicinanza ai colleghi feriti e commenta così i gravi incidente verificatisi oggi a Bagnoli: “Questi episodi non si abbiano più a verificare e che ben presto vi sia la piena accettazione che la popolazione mal accoglie le chiacchiere che dall’alto ci vengono a raccontare lasciando i fatti lontano un miglio dalla pratica e dal territorio stanco di subire. Ormai non c’è più una sola manifestazione di piazza che non rappresenti un vero e proprio covo dove puntualmente si annidano violenti che scendono in strada con il solo intento di attentare alle regole del vivere civile ed ovviamente alla vita degli appartenenti alle forze dell’ordine che le difendono.
L’ennesimo scempio di Bagnoli, con tanti feriti fra i colleghi mandati al solito patibolo che ormai sono i servizi d’ordine, è solo l’ultima inutile conferma di quanto certe severe disposizioni servano per tutelare i malcapitati Agenti destinati a fronteggiare i soliti delinquenti, altro che avallare certi vergognosi comportamenti criminali con il solito sciatto atteggiamento che tutto giustifica e tutto consente. Qui è della nostra salute che si sta parlando, e sinceramente non è più possibile pretendere che ci facciamo massacrare in silenzio. Siamo stanchi di andare in strada a fare da bersaglio a certi delinquenti per quattro spiccioli per poi finire, come sempre, alla sbarra di squallidi processi mediatici”.