E’ durato poco più di un mese il calvario della giovane Ilaria Montilli.
Viso pallido in primis, diagnosticata influenza, in secundis e amara verità sul finale. La venticinquenne napoletana, trapiantata a Sant’Anastasia, muore per meningite lasciando una bimba di un anno e mezzo e la paura di una malattia ritornata, purtroppo, sulle pagine delle cronache non solo locali.
Da venti giorni circa, la ragazza era nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cotugno di Napoli, gravi le sue condizioni. Ma il Cotugno è solo l’ultima struttura sanitaria presso cui Ilaria ha ricevuto assistenza.Fu il costante pallore del viso ad allarmare i familiari.
Con l’allarme “meningite”, si ripropone il discorso sulle vaccinazioni, specie per minori e adolescenti che, data l’età, son coloro che si spostano frequentando locali al chiuso, luoghi in cui la trasmissione del virus è favorita.
E proprio dal policlinico federiciano partì, qualche settimana fa, l’appello dei medici pro vaccinazione. Non solo Ilaria Montilli, anche un 61enne sempre di Sant’Anastasia fu ricoverato perché positivo ai test sulla meningite, al punto da far partite la segnalazione proprio dalle autorità sanitarie per verificare se vi fossero stati punti di contatto tra i due pazienti e per le disinfestazioni del caso.
