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Campania, Sanità: tagliare i tempi d’attesa e regolamentare l’intramoenia

Antonio-Palagiano idv 1“L’attività intramoenia in Campania va urgentemente regolamentata: non deve più verificarsi lo scandalo delle lunghissime liste d’attesa, anche in campo oncologico, dove, per essere operati, o si passa per l’intramoenia o si aspettano mesi che accorciano la vita”.

Lo dichiara il responsabile nazionale sanità dell’Idv Antonio Palagiano, già presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi regionali.

“Oltre ai blitz negli ospedali che auspichiamo sempre più frequenti da parte del Presidente De Luca, affinché verifichi di persona lo stato in cui versano i pazienti – prosegue Palagiano – occorre regolamentare l’attività libero-professionale negli ospedali. In Campania, i dirigenti medici responsabili di Unità Operative Complesse, quelli che un tempo si chiamavano primari, di fatto possono effettuare l’attività intramoenia, l’intramoenia allargata o l’extramoenia senza alcun limite. E’ necessario, pertanto, regolamentare la libera professione in ambito ospedaliero parametrandola al volume professionale totale svolto nella struttura sanitaria di appartenenza, facendo in modo che l’attività libero-professionale, non superi mai il volume di quella strettamente prestata per il Sistema Sanitario Nazionale, per la quale il medico è stipendiato”.

Questa piccola rivoluzione avrebbe il vantaggio di fungere da stimolo per lavorare di più nel pubblico, poiché chi più produce al mattino, o comunque durante il suo orario di servizio, tanto più privato potrà effettuare in ospedale nel pomeriggio. Si accorcerebbero drasticamente le liste d’attesa e tutti i pagamenti sarebbero tracciabili. In Campania, purtroppo, in alcuni casi, l’attività professionale svolta in intramoenia supera quella pubblica, per cui è evidente che la stessa si pone in concorrenza con quella che dovrebbe essere l’attività principale del medico dipendente. Andrebbe poi abolita del tutto l’extramoenia, almeno per i dirigenti di struttura complessa.

“Auspico – conclude il dirigente dell’Italia dei Valori – che la Regione Campania adotti con sollecitudine provvedimenti che limitino l’intramoenia, affinché si eviti il paradosso che essa superi il volume svolto a favore del Ssn ed elimini ad horas l’obbrobrio delle visite “pubbliche” negli ambulatori privati in cui non c’è alcun controllo, sia dal punto di vista fiscale che strutturale. Proibire del tutto l’intramoenia, come vorrebbe fare il Presidente della Toscana Rossi, esporrebbe invece il sistema sanitario nazionale ad una fuga dei migliori clinici nelle strutture private”.

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