Lunedì mattina al Nuovo Policlinico “Federico II” di Napoli, alla presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, è stato inaugurato il centro interdipartimentale di chirurgia robotica dedicato a interventi di chirurgia mininvasiva denominato “Da Vinci XI”. Si tratta di uno strumento già utilizzato dal team dell’urologia federiciana per interventi di chirurgia robotica mininvasiva e dal team della ginecologia per la chirurgia mininvasiva dell’utero.
“La presenza del ministro Lorenzin – ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca – rappresenta un gesto di grande attenzione verso la nostra realtà, per la sanità campana e anche di incoraggiamento per procedere in maniera spedita sulla strada di un rinnovamento radicale. Abbiamo obiettivi ambiziosi. Sono assolutamente convinto che la Sanità campana possa essere la prima in Italia. Il livello di professionalità, di qualità scientifica, di ricerca che abbiamo a Napoli e in Campania non ha paragoni con nessuna altra realtà d’Italia. Ci manca l’organizzazione e la capacità di fare sistema. E su questo dobbiamo bruciare le tappe.
Dovremo quindi recuperare ritardi storici – ha continuato De Luca – e avere anche il coraggio di fare delle scelte. Chiedo anzitutto al Governo nazionale che ci siano dati obiettivi e scadenze da verificare in maniera rigorosissima, ma che – allo stesso tempo – ci sia concesso quel tanto di flessibilità rispetto a norme di carattere generale in modo tale da governare la realtà con la quale ci troviamo a fare i conti per cambiarla in maniera radicale senza determinare drammatizzazioni sociali. Ma per avere attenzione da parte del Governo dovremo dare l’immagine di un altro Sud, che cominci a fare del rigore la propria carta vincente. Se lavoreremo, così saremo i primi in Italia”.
“Non ci sarà il paventato taglio di ottocento posti letto in Campania”. A chiarirlo è stato il ministro Lorenzin, a margine degli incontri a Napoli (ha prima visitato l’Istituto Pascale e poi il Centro di chirurgia robotica multidisciplinare del Nuovo Policlinico).
“Purtroppo – ha spiegato l’equivoco il ministro – è stato fatto un calcolo su parametri e dati non corretti”. La Lorenzin, inoltre, ha sottolineato la mancanza di ”un piano sulle reti”.