Visciano Bike Marathon, non solo mountain bike

Ciclopellegrinaggio ViscianoContinua il fermento in avvicinamento alla seconda edizione della Visciano Bike Marathon: l’Asd Visciano Mtb è pronto a mettere in cantiere un gara di grosso spessore e di pregevole promozione sportiva e turistica, per celebrare, nel miglior modo possibile, l’evento di domenica 17 aprile allo scopo che Visciano diventi una meta continua di significativi appuntamenti sportivi e non solo.

La gara regina è la marathon di 80 chilometri con 2900 metri di dislivello che coinvolge  le località di Sperone, Casamarciano, Mugnano del Cardinale, Baiano, Avella, San Paolo Bel Sito, Liveri, Nola, Marzano di Nola, Pago del Vallo di Lauro, Taurano, Lauro, Monteforte Irpino e Tufino.

In alternativa per i meno allenati la granfondo di 41 chilometri con 1580 metri di dislivello ed infine il corto con un tracciato molto più “soft” di 11 chilometri con 496 metri di dislivello. Tutti e tre i percorsi hanno in comune la partenza e l’arrivo presso Corso del Carpine a Visciano.

Le iscrizioni saranno ritenute valide solo a pagamento effettuato. E’ obbligatorio inviare una copia della ricevuta di pagamento all’emailiscrizoni@viscianomtb.it, indicando sulla ricevuta nome, cognome, società di appartenenza e numero di tessera valida per l’anno 2016. Tutte le quote di iscrizione sono consultabili al link http://viscianobm2016.cicloo.it/Registrazione/Index  e ad oggi è in vigore quella di 25 euro fino a venerdì 15 aprile per poi salire a 30 euro solo la mattina prima della partenza.

Tralasciando per un momento l’aspetto sportivo e tecnico legato alla mountain bike, ecco come si presenterà Visciano agli occhi di chi farà visita il 17 aprile in un’oasi di pace nella comunità montana Vallo di Lauro all’insegna della storia, del folklore, della cultura, della gastronomia e delle tradizioni.

 

 

 

OASI DI PACE

Visciano gode di una posizione invidiabile,perchè in zona collinare,con abbondante vegetazione,a 340 sul livello del mare con un ambiente ancora salubre e fresco specie nei mesi estivi.

Molti sono coloro che imboccono la provinciale Schiava-Visciano per visitare il nostro paese,per onorare la Madonna del Carpinello,per godere un poco di frescra e per passeggiare lungo le vie cittadine,il corso del carpine,via Diaz ecc.o anche raggiungere l’Eremo dei Camaldoli,dove presso l’Erboristeria è possibile aquistare prodotti agricoli (vino bianco e rosso “Piedirosso,Aglianico,Falanghina”,olio di olive miele naturale,liquori,amari e frutta dell’Eremo).

Oltre a passare alcune ore in tranquillità è possibile consumare un gelato, una bibita, un caffè, una pizza o anche un pranzo completo presso i Ristoranti,i Bar ed i Pab aperti al pubblico che garantiscono la genuinità ed aquistare prodotti tipici locali nei vari esercizi commerciali ed artigianali.

 

 

CENNI STORICI SU VISCIANO

Secondo alcuni studiosi il toponimo Visciano sarebbe una derivazione di Vescia, antica città dei Volsci, da cui sarebbero partiti i primi fondatori del centro. Secondo altri, invece, Visciano, abitato da gruppi del ceppo opico-osco, sarebbe stato ingrandito dai soldati del console Claudio Marcello che, sceso in Campania per liberare Nola dall’assedio dell’esercito di Annibale, penetrò nella Valle del Clanio attraverso l’impervio valico di Vado del Carpine, presso Roccarainola. Molto più probabilmente il nome attuale di Visciano deriva dal titolare del fondo all’epoca della spartizione delle terre dell’Agro nolano da parte di Silla e poi da parte di Augusto. Di grande rilevanza la Chiesa intitolata a Maria SS. Assunta in cielo detta la Colleggiata in cui sono custodite le opere d’arte provenienti dalle cappelle e chiese danneggiate dal sisma del 1980, e la nuova basilica dedicata a Maria Santissima Consolatrice del Carpinello, costruita sul luogo del ritrovamento dell’icona della Madonna ai piedi di un’antica pianta di carpine, intorno al quale sono sorte opere pie e di apostolato come il Villaggio del Fanciullo e la Piccola Opera della Redenzione.

 

 

FOLKLORE, CULTURA E TRADIZIONI

Un evento miracoloso e cioè il ritrovamento di un quadro della “Madonna Bruna”, avvenuto forse nel 1616, sotto un albero di carpine, durante un’epidemia di peste, segnò l’inizio di una svolta nella vita religiosa e sociale di Visciano. La Madonna del “Carpinello”, è stata sempre un punto di riferimento non solo per i viscianesi ma per tutti coloro che a lei si rivolgono con fede. Ella ha ispirato, il nostro concittadino, Padre Arturo D’Onofrio a fondare nel 1943 “La Piccola Opera della Redenzione” che, oggi, accoglie migliaia di Fanciulli abbandonati ed orfani non solo in Italia, ma anche in America Latina, in Africa, in India etc. Il Santuario Basilica di Maria SS. Consolatrice del Carpinello, è così diventato meta di migliaia e migliaia di pellegrini che vengono per implorare e ringraziare la Madonna e lasciare un obolo per l’Opera della Redenzione.

Questo moderno e maestoso Tempio è stato inaugurato nel 1971, a forma ottagonale che ha all’interno un monumentale Trono marmoreo che accoglie il “Quadro della Madonna”, la Cappella della Conciliazione,la Cripta dove ora riposa in pace Padre Arturo, il Presepe ed un Museo della civiltà contadina. Pregevole è il Campanile alto 70 m. con alla sommità la Statua della Madonna alta 6,40. Le altre opere di Padre Arturo sono: il “Villaggio del Fanciullo”, in via Camaldoli, con all’interno la “Cappella dei Santi Angeli Custodi”ove, in un artistico sepolcro, riposano le spoglie di Madre Anna Vitiello, Cofondatrice della Congregazione delle Piccole Apostole della Redenzione; la “Casa degli Anziani” e “L’Oasi di Maria”, luogo di accoglienza e di ristoro.

Passeggiando per le vie del “Centro Antico” si possono vedere: Il “Monumento ai Caduti”, la cui Abside faceva parte di una Cappella della Madonna delle Grazie, costruita nel 1606; la “Parrocchia di Maria SS. Assunta in Cielo”, costruita nel 1739 e varie volte restaurata per danni da terremoti, che custodisce opere marmoree, dipinti e Statue di pregio.

Molti Palazzi padronali risalenti ai sec. XVII – XVIII, sono caratteristici per i portali in piperno, ampi cortili lastricati di pietra bianca, dove erano sistemati i servizi e le abitazioni dei servi. Sono ancora in buono stato, inoltre, il “Cortiglio” e la “Massaria”.

Sempre nel centro Antico vi è la Chiesa di San Sebastiano, un gioiello architettonico che però versa in un notevole stato di degrado e che si spera di vederla restaurata.

Dopo questo percorso volendo, si può, anche a piedi, raggiungere “L’Eremo dei Camaldoli”, costruito nel 1600, che è uno splendido esempio di architettura barocca che comprende la Chiesa, le celle un tempo occupate dai monaci camaldolesi, uno stupendo belvedere e terreni agricoli coltivati con metodo biologico. Presso l’Eremo è possibile organizzare Convegni, Corsi di perfezionamento ed anche soggiornare con pensione completa.

Di particolare richiamo turistico sono alcune manifestazioni come il Presepe Vivente (4 -6 Gennaio), le festività di Carnevale ed il Luglio Viscianese.

Il Presepe vivente si svolge nel Centro Antico e ripropone con fedeltà gli usi ed i costumi del tempo della nascita di Gesù con la partecipazione di circa 600 figuranti, tutti viscianesi.

La Festività di Carnevale fanno rivivere alcune tradizionali e folcloristiche esibizioni di personaggi come i dodici mesi, la canzone di Zeza, la quadriglia ed il laccio d’amore.

Il Luglio Viscianese si svolge tutto in onore di Maria SS. del Carpinello con manifestazioni religiose e festeggiamenti esterni di grande valore artistico. Il momento più esaltante e commovente è la solenne “Processione della Vergine” per le vie del paese con la fervida partecipazione di migliaia di fedeli, provenienti da tutte le parti; molto sentita è anche la Marcia dei Battenti o “Vattienti”.

Le manifestazioni civili sono rappresentate dalle artistiche luminarie, dai concerti bandistici, dall’esibizione di artisti di fama nazionale, dai fuochi pirotecnici etc. Un’altra tradizione iniziata nel 1931, e che si rinnova ogni anno, è quella del “Carro Votivo” che adeguatamente addobbato, il sabato precedente la festa,percorre le vie del paese ed uno o più cantanti, accompagnati da una piccola orchestrina, cantano canzoni in onore della Madonna.

Visciano gode di una posizione geografica invidiabile, perchè in zona collinare, con abbondante vegetazione, a 340 metri su livello del mare e con un ambiente ancora salubre e fresco specie nei mesi estivi

 

 

MONUMENTI, LUOGHI E ITINERARI

Santuario Basilica Maria SS del Carpinello

Cripta (Anteriore Al Secolo X )

Mostra Presepiale Permanente

Museo della Civilta’ Contadina

Cappella della Riconciliazione

Campanile alto 70 Mt

Eremo dei Camaldoli

Chiesa San Sebastiano

Chiesa Parrocchiale S. Maria Assunta in Cielo

Cappella della Misericordia

Villaggio del Fanciullo

Villaggio del Sorriso

Tomba di Padre Arturo D’Onofrio

Tomba di Madre Anna Vitiello

 

PIATTI TIPICI VISCIANESI

Per anni la fiorente civiltà contadina di Visciano, ha prodotto quantità rinomate di nocciole, noci, ciliegie, ulive, uva, ortaggi, ottimi fagioli, ( zurfariello )che rischia l’estensione,patate dalla pasta compatta, percoche dal sapore unico, vino da pasto dal vitigno (fragola,piedepalummo, strepparossa ).

Tutta l’economia dei contadini è la sopravvivenza era regolata dai prodotti che la terra offriva. Molte tradizioni con il passar degli anni , resistano ancora intatte,i piatti tipici che conservano il fascino ed i profumi di un tempo, la fraganza delle famose ( percoche ), l’allegro colore rubino del suo vinello, sono pagine in cui si legge la storia di una civiltà per molti versi conservata con discreta gelosia.

Basta entrare nel cuore dei piatti tipici più noti del posto per scoprire il fascino, la genuinità e le sue caratteristiche di unicità.

Dal ricco menù ci piace ricordare (strangulaprièvete:classici gnocchi paesani,fatti con acqua e farina-pasta arrotondata e fatta a pezzi ), braciole di cotica ,piatto principe  simbolo di festa,che merita una pagina di letteratura gastronomica. Nella civiltà contadina era usanza crescere galline,vitelli, maiali, e far provviste per l’inverno di salami

pancette, lardo, stutto,ecc. Fave con pancetta di maiale stesa fatta a cubettini, soffritto di maiale, tracchiulèlle, (resti delle costolette di maiale) fritte con patate e peperoni nella tiella nera e bruciacchiata costituiscono un gustosissimo e ipercalorico piatto invernale.

Suffritto (soffritto),polmone di maiale o di mucca tagliato a pezzettini,prima fritto e poi cotto in umido, un tempo tipico piatto delle vecchie cantine e delle famiglie più povere, oggi questa pietanza è statarilanciata di nuovo nell’ambito gastronomico. C’è la pizza di granoturco è un piatto a cui non si può rinunciare, un’altra prelibatezza è la zuppa di fagioli secchi con cotica adagiata su un letto di “mascùtti” ( grossa fetta di pane biscottata), pane duro bagnato nel sugo dei fagioli secchi bolliti con aglio, olio dìoliva delle colline viscianesi ed aromatizzato con origano selvatico dei nostri boschi.

Si può continuare ancora per molto,perché la sapiente cucina locale ha saputo combinare ed utilizzare al meglio i prodotti della terra,resi esclusivi dalla tipicità del sito.

 

EVENTI E APPUNTAMENTI

Di particolare richiamo turistico sono alcune manifestazioni come il Presepe Vivente (4 -6 Gennaio), le festività di Carnevale ed il Luglio Viscianese.

Il Presepe vivente si svolge nel Centro Antico e ripropone con fedeltà gli usi ed i costumi del tempo della nascita di Gesù con la partecipazione di circa 600 figuranti, tutti viscianesi.

La Festività di Carnevale fanno rivivere alcune tradizionali e folcloristiche esibizioni di personaggi come i dodici mesi, la canzone di Zeza, la quadriglia ed il laccio d’amore.

Il Luglio Viscianese si svolge tutto in onore di Maria SS. del Carpinello con manifestazioni religiose e festeggiamenti esterni di grande valore artistico. Il momento più esaltante e commovente è la solenne “Processione della Vergine” per le vie del paese con la fervida partecipazione di migliaia di fedeli, provenienti da tutte le parti; molto sentita è anche la Marcia dei Battenti o “Vattienti”.

Le manifestazioni civili sono rappresentate dalle artistiche luminarie, dai concerti bandistici, dall’esibizione di artisti di fama nazionale, dai fuochi pirotecnici etc. Un’altra tradizione iniziata nel 1931, e che si rinnova ogni anno, è quella del “Carro Votivo” che adeguatamente addobbato, il sabato precedente la festa,percorre le vie del paese ed uno o più cantanti, accompagnati da una piccola orchestrina, cantano canzoni in onore della Madonna.

La prima domenica di Ottobre si svolge presso il Santuario Maria SS. del Carpinello, protettrice dei ciclisti, il CICLOPELLEGRINAGGIO, che vede impegnati migliaia di ciclisti (nell’edizione del 2015 sono arrivati a visciano circa 8000 ciclisti) provenienti da tutta la campania e oltre.

Visciano gode di una posizione geografica invidiabile, perchè in zona collinare, con abbondante vegetazione, a 340 metri su livello del mare e con un ambiente ancora salubre e fresco specie nei mesi estivi.

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