Pompei: la Commissione europea visita gli Scavi archeologici

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Questa mattina una delegazione della Commissione Europea ha visitato gli Scavi archeologici di Pompei.

La visita all’area archeologica, seguita da una riunione tecnica, ha avuto l’obbiettivo di  fare il punto sui lavori finora realizzati con il Grande Progetto Pompei (Gpp) e su quelli da portare a termine nella seconda fase dello stesso, già ratificata dalla Commissione europea e che avrà termine nel 2018.

I  delegati della Commissione Europea hanno visitato, guidati dal direttore Massimo Osanna,  alcune domus tra quelle di recenti restituite alla fruizione del pubblico al termine dei lavori di restauro del Grande Progetto Pompei.

L’itinerario ha interessato, partendo dal quartiere dei teatri, la via dell’abbondanza con le domus del Criptoportico e dell’Efebo, la Fullonica di Stephanus e buona parte della Regio VIII, primo cantiere di messa in sicurezza Gpp portato a termine, con conseguente apertura dell’intero quartiere di 60mila metri quadri, completo di strade percorribili, case e botteghe e per la prima volta reso fruibile al pubblico. E ancora la casa del Cinghiale e delle Pareti Rosse, il Foro con la Basilica e lungo il percorso è stato possibile ammirare le sculture colossali di Igor Mitora J.

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Lo scopo della visita è stato quello di poter illustrare dettagliatamente i risultati degli  interventi messi in atto, dai restauri architettonici e sugli apparati decorativi alle messe in sicurezza, analizzando anche le metodologie finora applicate (conservazione programmata, approccio integrato, cooperazione istituzionale rafforzata, protocolli di sicurezza e legalità) e da poter replicare e, soprattutto, discutere di  quelli che saranno i lavori di conclusione previsti in questa seconda fase.

“L’incontro di oggi ci ha consentito di mostrare concretamente i risultati dei lavori compiuti, andando ben oltre la prassi di rendicontazione di dati numerici e report di spesa, che non sempre rendono adeguatamente conto dell’imponenza dei lavori svolti e della complessità di un sito antico come Pompei. L’apprezzamento e l’entusiasmo che è risultato dalla visita sono di grande stimolo e ci daranno sicurezza nel proseguire con l’impegno di sempre l’ultimazione delle attività del Grande Progetto Pompei” – ha dichiarato il direttore generale, Massimo Osanna.

“Sarà una seconda fase che vedrà concentrata la maggior parte dei restanti lavori nell’anno in corso, al fine di poter restituire quanto prima al pubblico e nella più completa condizione di salvaguardia questo immenso patrimonio mondiale  – ha aggiunto il generale dei carabinieri Luigi Curatoli –  riservando al 2017 solo gli interventi residuali e di chiusura.”

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