Vesuvio: bollettino di marzo, registrati 131 terremoti

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L’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha emesso il bollettino di sorveglianza vulcanica relativo allo scorso mese di marzo.

Al Vesuvio – si evince dal documento – permane una lieve sismicità di fondo ed un’assenza di deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche. I dati delle telecamere termiche e le analisi geochimiche non evidenziano variazioni significative alle fumarole presenti sul versante del cratere.

Il dato più interessante del mese si registra sul fronte sismico. Al Vesuvio sono stati registrati, infatti, 131 terremoti, per 107 di questi eventi i tecnici dell’Osservatorio hanno determinato anche l’ipocentro. Il sisma con magnitudo massima pari a 2.4, si è verificato lunedì  21 alle ore 2:42.

Nel corso del mese di marzo anche due piccoli sciami in cui sono state registrate 51 scosse, 39% del totale. Il primo sciame iniziato alle ore 1:48 di lunedì  7, durato circa 3 ore, è consistito in una sequenza di 33 terremoti, magnitudo compresa tra -1.2 e 0.7; il secondo, iniziato alle ore 2:18 di venerdì 11, durato circa 2 ore, è consistito in una sequenza di 18 eventi sismici di magnitudo compresa tra -1.0 e 0.3.

Insomma, come per il bollettino di febbraio, dall’Osservatorio arrivano segnali di stabilità. I tanti piccoli terremoti, l’assenza di deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche e nessuna variazione significativa delle fumarole sono indizi che il Vesuvio permane nel suo stato di quiescenza e, per il momento, non manifesta avvisi preoccupanti di imminente risveglio.

Ferdinando Fontanella

Twitter: @nandofnt

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