Al riguardo, per sensibilizzare, ancora una volta il Comune di Napoli, rispetto ai ritardi oramai “storici” per l’apertura di una struttura, il cui primo annuncio risale a vent’anni fa. Nel 1996 il gruppo social Facebook “NOI AMIAMO TOTÒ”, che conta oltre 1.200 iscritti, al link http://www.facebook.com/groups/noiamiamototo/ , lancia l’ennesimo appello.
Nel 2010, il Museo aprì per poche ore con la figlia di Totò, Liliana de Curtis e con tante teche vuote da riempiere con gli oggetti che sarebbero stati donati all’istituzione che aspetta da sempre.
“Di recente è sortita la notizia che almeno uno di questi, per la precisione quello relativo all’installazione dell’ascensore che consentirebbe l’accesso ai piani secondo e terzo del Palazzo dello Spagnolo in via Vergini, dove dovrebbe sorgere il museo – a pochi metri da quella via Santa Maria Antesaecula dove il Principe Antonio De Curtis era nato – , sarebbe stato risolto, pure con un ulteriore stanziamento economico”.
Dunque, a questo punto, non dovrebbero esserci ulteriori ostacoli e intoppi. Così, finalmente, il museo potrebbe vedere la luce entro la fine di quest’anno. Ma, visti i precedenti, il condizionale è d’obbligo. Attendiamo comunque conferma dell’inizio dei lavori per l’installazione dell’ascensore, cosa che già rappresenterebbe un ulteriore passo avanti per il raggiungimento di un traguardo, atteso da troppo tempo dai tantissimi estimatori di Totò.