L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Giambattista Vico nella persona di Luigi Maria Pepe, Direttore della sede di Napoli e dalla Fondazione ITS BACT, Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie Innovative per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Napoli e del Comune di Capaccio e vede il contributo di SRA Sviluppo Risorse Ambientali, Fare Ambiente e Piloda Group. Il supporto tecnico è affidato a Creativia, O-ring Art Studio, Associazione Progetto Napoli e La Memoria. La mostra resterà aperta fino a martedì 17 maggio. Orari: lunedì-sabato 10.00-18.00, domenica e festivi 10.00-14.00, entrata consentita fino a mezz’ora prima della chiusura. Ingresso gratuito.
Il corpus di opere di proprietà della Fondazione Giambattista Vico che costituiscono la mostra Paestum nei percorsi del Grand Tour, sposa appieno il tema di quest’anno: le celebrazioni per i trecento anni dalla nascita di Carlo III di Borbone. L’evento di grande richiamo culturale è concepito altresì, come occasione di dibattito internazionale sul turismo culturale nel Mezzogiorno quale propulsore e catalizzatore, del rilancio di un territorio di enorme interesse turistico-culturale-economico. L’esposizione comprende una ricca collezione di incisioni, gouaches, olii e cartografie che illustrano lo splendore classico di una parte del Sud Italia: la millenaria città di Paestum, al tempo di Carlo III tappa del peregrinare culturale del Grand Tour, realizzate da alcuni dei maggiori artisti del tempo tra cui spiccano Piranesi, Pitloo, Turner, Catel, Morghen.
Un territorio che ha ispirato le visioni di più autori, i quali con differenti stili e tecniche, hanno lasciato una propria traccia nella memoria collettiva. Fu proprio durante il Regno di Carlo III che si comprese il valore della memoria come fondamento del presente e il viaggio che artisti, uomini e donne di cultura cominciarono a intraprendere con regolarità, acquistò valore per le sue intrinseche proprietà e si propose esso stesso come unico e solo fine, in nome di una curiosità fattasi più audace, del sapere e della conoscenza. «La mostra, per la prima volta a Napoli, offrirà l’occasione per proporre incontri e tavole rotonde con enti nazionali e internazionali sul rilancio del turismo di qualità nel Mezzogiorno e per discutere della costruzione di una rete di soggetti pubblici e privati che dia vita a un sistema integrato di promozione e divulgazione di tali percorsi» dichiara il curatore della mostra Francesco Ciotola.
Con questo evento, la Fondazione Giambattista Vico e la Fondazione ITS BACT, si pongono come interlocutore e soggetto propositore di un dialogo con altre realtà interessate all’apertura a nuovi scenari votati di progresso del turismo di qualità. Obiettivo ultimo è l’unificazione degli itinerari e la comprensione che i Beni Culturali, attraverso la loro stessa valorizzazione e promozione, sono e sempre più possono diventare, fattori peculiari di sviluppo socio-economico.