Su Bagnoli, la posizione del candidato del Movimento 5 Stelle è netta: “Il governo vuole mettere il cappello su Napoli per fare i propri comodi. Siamo con i cittadini, gli unici esclusi dal progetto, che è una speculazione che affida Bagnoli agli imprenditori.
Quando il governo si sostituisce ai Comuni è un atto gravissimo: Roma deve solo bonificare e non decidere l’urbanistica, derubando i cittadini del diritto di vivere la propria città. Inoltre, il governo Renzi non ha una reale percezione della situazione: con quei soldi o sani i 190 milioni di debiti o rimuovi la colmata. Non riconosco il ruolo della cabina di regia: non c’è posto per il Comune, non ha alcun ruolo decisionale”.
Pesante il giudizio sull’operato dell’amministrazione: “De Magistris – ha continuato Brambilla – ha abdicato al ruolo di garante dei cittadini. Nel 2013 si è avvicinato a Renzi condividendone le posizioni, ora lo contesta usando la città come trampolino di lancio per la sua carriera politica. Concretamente non ha fatto nulla per le periferie, per la gestione dei rifiuti e delle partecipate”.
“Noi non siamo per provvedimenti sbandierati, abbiamo un’idea chiara dei problemi che bisogna affrontare. Sui rifiuti si deve cambiare filosofia, sganciandosi dai consorzi con l’implementazione di un vero porta a porta e l’incentivazione al compostaggio. De Magistris non ha risolto nulla, tant’è che siamo solo al 25% di differenziata”.
“Non metteremo cappelli sulle Municipalità, ma faremo liste solamente in quelle in cui sono presenti attivisti riconosciuti e consolidati”.
“Il referendum sulle trivelle – ha detto Brambilla – rappresenta solo un primo passaggio. Siamo per il SI perché vogliamo espandere il divieto a tutte le trivellazioni.
Gli scandali di queste settimane hanno svelato il vero volto delle compagnie petrolifere e l’influenza delle lobby sul governo”.
In chiusura, inevitabile un passaggio sull’ultimo saluto a Gianroberto Casaleggio e le prospettive per il Movimento: “Una persona straordinaria, ha reso possibile una nuova democrazia partecipata. E’ stato massacrato a livello mediatico, ma era troppo avanti per la realtà attuale, di lui si sentirà parlare molto in futuro. Vedremo se il figlio Davide ricoprirà lo stesso ruolo”.