A Napoli la campagna elettorale del Pd si apre tra le contestazioni. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, in città per sostenere la candidata sindaco Valeria Valente, viene accolta da cori e slogan che contestano il governo e l’intervento di Renzi su Bagnoli. Momenti di tensione alla Stazione marittima. Sono ancora recenti gli episodi che hanno caratterizzato la visita del premier di solo qualche giorno fa.
Intorno alle 17,30 della giornata di ieri una cinquantina di manifestanti, radunati sul lungomare, cantano cori contro il governo (“Napoli libera” o “Giù le mani da Bagnoli) e cercano di superare il cordone di polizia che protegge l’area. I cancelli della Stazione marittima vengono immediatamente chiusi ed i manifestanti respinti, anche con qualche spintone, dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.
Le forze dell’ordine però riescono a contenere le proteste, che si placano col passare delle ore. In strada ci sono centri sociali come l’Iskra, associazioni di Bagnoli e di Chiaiano, i movimenti NoTriv.
Valeria Valente e il governatore De Luca arrivano intorno alle 18, ma il ministro Boschi prende tempo e arriva un quarto d’ora dopo, quando le contestazioni vengono definitvamente sedate dagli agenti in tenuta antisommossa. All’interno della stazione marittima, per la conventio, ci sono oltre mille persone.
“Oggi alla stazione Marittima studenti e lavoratori contestano il ministro Boschi e la candidata Valente – dicono i manifestanti – e veniamo caricati dalla polizia”. I movimenti si preparano alla manifestazione del 25 aprile, con corteo cittadino “per una nuova liberazione” (con partenza da piazza Mancini).
Un gruppetto di manifestanti riesce anche ad entrare nella Stazione marittima e ad esporre uno striscione. Ma interviene subito la polizia, che li allontana.