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Sant’Antonio Abate: uno sperpero la ricostruzione della scuola “De Curtis”

donatella donadio foto«E’ un inutile spreco di fondi pubblici la demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico “Antonio De Curtis” di via Dante Alighieri. Le voci di dissenso a favore di una soluzione più logica ed economica dimostrano che il buon senso è molto più diffuso tra i cittadini abatesi che non nei vertici del Palazzo Comunale».

Lo ha detto l’ex consigliera comunale di Sant’Antonio Abate, Donatella Donadio.
«Perché spendere circa cinque milioni e trecentomila euro per assicurarsi un’articolata “epopea edile” che non fa bene a nessuno? Sarebbe un “successo” solo in termini di assurdità e sperpero – ha aggiunto –.

La spesa astronomica che si è deliberato di sostenere è un colpo durissimo alle risorse pubbliche abatesi, oltre che una decisione estemporanea e non annunciata nel programma elettorale dell’attuale maggioranza.

Al di là della scarsa avvedutezza del piano, la volontà del sindaco denota poca considerazione dei pesanti disagi cui andrebbero incontro gli alunni della scuola “Antonio De Curtis”, qualora il piano approvato dal Consiglio Comunale andasse in porto; e anche una incomprensibile sottovalutazione del problema relativo ai luoghi e ai costi per lo stoccaggio e lo smaltimento dei materiali di risulta».

«Per tali ragioni appare evidente la necessità di optare per una differente soluzione, come hanno pure proposto i consiglieri comunali Mario Abagnale e Anna Federico, ovvero la sola ristrutturazione del plesso a un costo inferiore di almeno dieci volte quello ipotizzato, stornando e ripartendo queste poste di bilancio per altri progetti stavolta davvero solo a favore dei cittadini».

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