Nel corso di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i militari dell’arma hanno accertato che i due, entrambi di Giugliano, tra il dicembre del 2015 e i primi di gennaio 2016 avrebbero costretto la donna a subire atti sessuali, minacce, violenze fisiche
e psicologiche e comportamenti persecutori (con pedinamenti, appostamenti, controlli, comunicazioni e molestie telefoniche) che hanno provocato nella vittima stati d’ansia e paura tali da indurla a modificare le sue abitudini quotidiane.
Il provvedimento restrittivo agli arresti domiciliari è stato emesso dal gip del Tribunale di Napoli Nord.