Venerdì 22 aprile alle ore 19 si svolgerà presso le stanze del Real Polverificio Borbonico la cerimonia inaugurale della Mostra di Francesco Iuliano.
Nato a Castellammare di Stabia, Francesco Iuliano studia all’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco sotto la guida di Renato Barisani. Opera nel campo delle Arti visive dal 1973 e da allora ha partecipato ininterrottamente a numerose manifestazioni artistiche. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private. Anche la critica più attenta si è interessata alla sua produzione.
Allievo di Renato Barisani, ha trovato nell’elemento cromatico l’essenza della sua arte che, annientando la gravità della materia, sorregge il peso delle prospettive, del geometrico equilibrio di forme ed ombre. Gli ortodossi metodi e le tecniche convenzionali sono banditi dalle sue creazioni che, arricchite dal prepotente uso di materiali ordinari ed insoliti, prorompono con forza incontenibile, straordinariamente vere ed esclusive.
Il singolare linguaggio di Iuliano, che pone la sua essenza nella raffinata e disinvolta armonia di linee, toni e materie, si esprime, scevro da preferenze, attraverso dipinti o preziosi ornamenti. Lucidi per calzature, inchiostri, corniole incise, pastelli ad olio, pasta di malachite e quanto altro di eccentrico si possa immaginare, si combinano su supporti similmente bizzarri generando scale cromatiche di aggettivazioni vulcaniche ed imprevedibili, tangibili ed irreali.
Pasquale Aliberti, Sindaco di Scafati: “Con grande orgoglio apriamo le porte del Real Polverificio alle opere di un artista nato all’ombra del Vesuvio e che ha riscontrato felice riconoscimento di critica e di pubblico. La forza delle sue opere rappresenta esattamente l’essere vulcanico di chi vive nel nostro territorio. Ringrazio quanti hanno fattivamente contribuito alla migliore organizzazione di questa mostra che sono certo, fornirà a noi tutti ed ai visitatori molteplici spunti di riflessione e di conoscenza”.
Antonio Fogliame, assessore alla Cultura: “Il Real Polverificio rappresenta la nostra Cultura, la memoria storica del nostro passato borbonico, un passato da rispettare e da curare. Questo è possibile farlo ospitando all’interno grandi eventi e mostre che possano portare sempre più visitatori nelle sue stanze e far conoscere questa imponente struttura fuori dei nostri confini. Siamo certi che questa sarà un’ulteriore occasione per invitare il pubblico alla conoscenza di un nostro tesoro storico”.