A Napoli i falsi miti sul parto: dibattito alla Clinica Mediterranea

mondodonna_locandina 20 aprile“Gruppi sul Vbac (il parto naturale dopo il cesareo), associazioni per la promozione del parto spontaneo o del parto in casa, hashtag a favore di una legge contro la violenza ostetrica, tante urla a sostegno di un unico coro: riprendiamoci il nostro parto”.

A denunciarlo non sono solo le donne, che spesso si trovano a subire poiché si trovano in uno dei momenti più fragili della loro vita, ma anche le ostetriche, che non trovano giusta l’estrema medicalizzazione, o i padri che a volte vengono privati della possibilità di vivere il momento del parto.

Le mamme stanno acquisendo maggiore consapevolezza ed iniziano a farsi domande che meritano risposte corrette. Perché ad una primipara viene fatta quasi di routine l’episiotomia visto che oramai si tratta di un intervento chirurgico invasivo e per nulla utile? Perché durante la gravidanza le donne fanno ecografie di continuo, quando è noto che non sono necessarie e che forse potrebbero essere dannose per i bimbi? Perchè il cesareo sarebbe meno rischioso per il bambino? E perchè i medici “insistono” sul fatto che è per il bene del bambino? L’ossitocina sintetica può essere utile? Perché alcuni pediatri prescrivono una serie di cose, dall’aggiunta di latte al detergente per lavare il bimbo, ai disinfettanti per il moncone, alle salviettine per la cispa degli occhi, le vitamine, le gocce contro le coliche… cosa occorre davvero?

Sono solo alcuni dei quesiti che molte donne hanno posto alla “Clinica Mediterranea” di Napoli nell’ultimo mese attraverso la pagina Facebook e che saranno discussi mercoledì 20 aprile alle ore 17 alla clinica, nel corso dell’incontro “I falsi miti sul parto: i luoghi comuni che fanno male a mamma e bebè”. Si tratta dell’ottavo appuntamento di “Mondo Donna”, la rassegna ideata e promossa dall’Amministratore Delegato Celeste Condorelli e dedicata ai “falsi miti” legati ai grandi temi dell’universo femminile e della salute della famiglia in generale.

L’obiettivo è di evitare che le donne cerchino le risposte confrontandosi con le amiche o navigando in internet, alimentando così un circolo di false credenze che può avere effetti negativi sulla propria salute, su quella del nascituro e anche sulla vita di coppia.

Interverranno: Paolo Gilberti, primario della Tin Ospedale Monaldi Napoli e già presidente Sin, Ciro Guarino, Responsabile Uo Ostetricia e Ginecologia Mediterranea di Napoli, Maria Vicario, coordinatrice infermieristica Uo Ostetricia e Ginecologia Mediterranea e presidente Federazione Nazionale Collegi Ostetriche, Pasquale Martinelli, professore di Ginecologia e Ostetricia Università Federico II di Napoli, Flaminia Trapani psicologa e fondatrice dell’associazione “Pianoterra Onlus”.

Durante l’evento sono previste le testimonianze di alcune donne che hanno vissuto l’esperienza del parto. “La Clinica Mediterranea – spiega Celeste Condorelli – è da sempre attenta al benessere dei nascituri. La fiducia delle mamme che in questi anni hanno deciso di partorire nella struttura (negli ultimi sessant’anni presso la Clinica Mediterranea sono nati oltre 60mila napoletani) ci ha spinto a prendere un preciso impegno a contrastare un triste primato negativo, che vede la Campania come la Regione con la più alta percentuale al mondo di tagli cesarei. Al fine di rendere il parto più sicuro e meno medicalizzato, infatti, la Clinica ha progettato e messo in atto un nuovo modello di “percorso nascita”, di cui siamo molto orgogliosi.

Parte integrante di questo nuovo modello è Mondo Donna, un calendario eventi con cadenza annuale, quest’anno alla quarta edizione, il cui scopo è approfondire tematiche di salute e sociali affinchè le donne, e le famiglie in genere, siano più informate e consapevoli, condizione indispensabile perché facciano corrette scelte di salute per se stesse e per i loro figli. Abbiamo voluto intitolare questi percorsi alle donne proprio perché, spesso, sono loro ad essere i decisori familiari nelle scelte sugli stili di vita, sull’alimentazione e sui principali determinanti della salute della propria famiglia. Insisteremo su questa strada che ci sta dando risultati incoraggianti.”

All’interno della Clinica Mediterranea, in particolare, la sala parto è stata trasformata nel “Nido per tre”, un luogo dove tutto ciò che rimanda ad una sala operatoria è stato sapientemente mimetizzato, dando alla sala una naturale somiglianza all’ambiente domestico, luogo dove fino alla metà del secolo scorso, avvenivano i parti. Punto di partenza dell’iniziativa sono alcuni autorevoli studi scientifici che dimostrano una relazione tra parto naturale ed attaccamento madre-figlio, nonché dell’importanza, per lo sviluppo psicologico del piccolo, della vicinanza ai genitori nelle prime ore dal parto.

La rilevanza dell’iniziativa è tale da aver ricevuto il Patrocinio Morale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che lo scorso 13 aprile ha presentato, nel primo meeting mondiale per la formulazione delle linee guida sul taglio cesareo, il modello della Mediterranea. Partorire in acqua nella modernissima sala Nido per tre è completamento gratuito perché la Mediterranea, oltre ad avere un pronto soccorso ostetrico attivo 24 ore su 24, è convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.

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