E’ stato firmato nei giorni scorsi, a Palazzo di Città, il protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni di contrasto nell’area della povertà e del disagio adulto, tra il Comune di Cava de’ Tirreni, capofila del Piano di Zona Ambito S2 e Associazioni di volontariato, Enti del terzo settore ed ecclesiastici.
Il protocollo, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali, si prefigge di attivare strumenti ed iniziative utili per l’accoglienza temporanea di cittadini italiani ed extracomunitari indigenti e senza fissa dimora, l’erogazione dei servizi primari, il recupero degli aspetti legati alla dignità delle persone, la promozione di una rete territoriale di supporto, l’integrazione e l’informazione ed infine la costruzione di una banca dati per lo scambio, tra i vari soggetti sottoscrittori del protocollo, di informazioni per azioni mirati e per evitare dannose e controproducenti duplicazioni di interventi.
L’impegno dei firmatari dell’accordo è quello di avviare un lavoro di concertazione per evitare un approccio assistenzialistico fine a se stesso ed effettuare azioni concrete come la formazione, borse di lavoro, tirocini lavorativi, fornitura di pacchi alimentari, sostegno per il pagamento di bollette e acquisto di medicinali non mutuabili, ma anche informare sulle opportunità per rendere attivi e responsabili le persone in condizioni di disagio, promuovere iniziative di solidarietà,
Hanno firmato il protocollo il Sindaco Vincenzo Servalli, il responsabile della Caritas Diocesana, Rosario Pellegrino, il presidente dell’Associazione Agorà e dell’Associazione Esedra, Mario Polverino, il presidente dell’Associazione Il Cireneo, Salvatore Costabile.
“L’invito resta aperto a chiunque intenda, insieme a noi, perseguire questi obbiettivi – afferma l’assessore, Autilia Avagliano – importante è fare sistema, creare una rete, mettere insieme le esperienze, coordinare gli interventi, evitare sprechi e inutili sovrapposizioni. Ci sono tante energie positive in campo che fanno tantissimo e con questo protocollo d’intesa ci proponiamo di fare ancora di più per combattere una piaga dolorosissima, quella del disagio di chi perde il lavoro, di chi non ha la possibilità di pagare un affitto o le bollette, di chi addirittura non ha come sostenersi. Se ci mettiamo tutti insieme la risposta sarà più forte”