Real San Gennarello, la prossima si giocherà a Poggiomarino

stadio ottavianoSedici partite: undici di campionato, cinque di Coppa. Il Real San Gennarello ha giocato dal 18 ottobre in poi, ben sedici partite sul rettangolo verde del Comunale di Ottaviano, lo stadio di casa. Sempre imbattuti, sempre sostenuti dal calore e dalla passione del pubblico biancorosso, ma soprattutto sempre rispettosi delle norme che regolano l’utilizzo della struttura comunale. Corretti, in ogni occasione, anche con le altre società utilizzatrici dell’impianto, come da accordi presi a inizio stagione.

Al termine del campionato mancano soltanto tre partite. Il Real San Gennarello guida la classifica del gruppo C a quota 54 punti, a +8 sul secondo posto, ma soprattutto ad un solo punto dal sogno promozione. Un traguardo vicinissimo dopo tanti sacrifici per portare avanti un progetto ambizioso. In quella che però, può essere considerata la partita decisiva per la vittoria del campionato, contro lo Sporting Sant’Antimo, la squadra biancorossa sarà però costretta a traslocare altrove per disputare il match. A 12 km dallo stadio di casa. E’ questo infatti, l’esito emerso dopo un duro confronto con il Comitato Regionale Campania, che ha rifiutato di prender posizione in merito al problema della disponibilità del Campo Comunale di Ottaviano, che vede coinvolta nello stesso giorno, allo stesso orario, anche l’altra società calcistica del paese, militante in prima categoria e utilizzatrice anch’essa dell’impianto. Un problema, dunque, causato da una calendarizzazione non adeguata a soddisfare le esigenze della nostra società.

 

 

 

A tal proposito, il Presidente Giuseppe Ruotolo, ha espresso tutto il suo disappunto per la situazione venutasi a creare: “E’ inaccettabile. E’ irriguardoso nei confronti della nostra squadra, ma soprattutto dei nostri tifosi, esser costretti a giocare la partita più importante della stagione lontani dal nostro campo. Inaccettabile come il comportamento del Comitato Regionale della Campania, che ha deciso di estromettersi, di non prendere posizione riguardo una situazione così delicata, invitandoci a trovare un campo dove poter disputare il match di sabato. Ci sentiamo offesi, ma soprattutto indignati da società si giovane, ma da sempre rispettosa delle norme che regolano il corretto funzionamento di questo movimento sportivo. Da parte nostra abbiamo sempre mostrato piena disponibilità nel venire in contro alle richieste e agli accordi presi a inizio stagione con il Comitato, che per la seconda volta in poche settimane, non ha saputo adoperare una soluzione alternativa per risolvere un problema così annoso come la disponibilità di un campo da gioco. In Federazione conoscono la situazione di Ottaviano. Sono consapevoli del fatto che nel nostro paese possiamo disporre di un solo terreno di gioco per più di una società calcistica. Eppure da parte degli organizzatori non c’è mai stata la disponibilità e la volontà di affidarsi a delle soluzioni che avrebbero potuto evitare un caos inutile. Anche contro l’Alba Frattese, qualche settimana fa, si è verificato lo stesso problema, e soltanto la defezione di una società che avrebbe dovuto giocare contro l’altra squadra del paese, ha fatto si che la partita si sia potuta disputare sul nostro campo, sebbene con un notevole ritardo. 

Accettiamo ad ogni modo la situazione, e da società corretta, abbiamo già provveduto autonomamente, e senza l’ausilio degli organi preposti, a chiedere la disponibilità del campo Comunale di Poggiomarino, il più vicino per disponibilità al nostro paese, per disputare la partita di sabato. Saremo lontani dal nostro stadio di casa, lontani dal quel rettangolo verde che ci ha concesso di costruire questa stagione stupenda, ma lotteremo come sempre su ogni campo per conquistare una vittoria che ci consegnerebbe alla storia. Ancora una volta dopo il successo in finale di Coppa Campania, fieri e orgogliosi di aver costruito un progetto vincente ma soprattutto sano e corretto nel rispettare tutte le regole e le normative burocratiche per realizzare il sogno di un intero paese”.

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