Si può visitare fino alle ore 12 di domenica 24 aprile la Mostra Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari a Castel Sant’Elmo di Napoli. Il gran riscontro di pubblico con oltre 25mila visitatori in poco più di un mese, di cui oltre 10mila studenti, ha invogliato a prorogare l’esposizione sul disarmo nucleare organizzata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. A ingresso gratuito (aperta dalle 9 alle 18 e fino alle ore 12 del 24 aprile), la mostra continua a proporre, tra parole, suoni, immagini, emozioni, scanditi in pannelli e video, risposte a una questione fondamentale: è possibile passare da una cultura della violenza a una cultura di pace?
Un percorso che si basa sulla consapevolezza che, come afferma Daisaku Ikeda, filosofo buddista e presidente della Soka Gakkai Internazionale, da sempre in prima linea per la pace e per il disarmo, “il vero nemico da affrontare non sono solo armi in se ma è il modo di pensare che giustifica le armi nucleari: l’esser pronti ad annientare gli altri qualora essi siano considerati una minaccia o un intralcio alla realizzazione dei propri interessi”.
La mostra, a ingresso gratuito, è patrocinata dal Polo museale della Campania, Regione Campania, Comune di Napoli, Comune di Salerno, Autorità Portuale di Salerno, e con il sostegno del MANN, Museo Archeologico Nazionale e del Goethe Institut.
SENZATOMICA PER I PIU’ PICCOLI
Sabato 23 aprile sono previsti due appuntamenti per i più piccoli negli spazi della mostra.
Alle ore 11 è previsto “Le mille gru di Sadako”, il laboratorio di origami a cura di Cinzia Bovi, in cui è protagonista la gru, realizzata con l’antica arte di piegare la carta, e la commuovente storia di Sadako Sasaki, la bambina vittima della bomba atomica diventata simbolo di pace e di speranza.
Alle ore 16.30 è la volta di “Boom”, pièce divertente, ironica e leggera, pensata per Senzatomica scritta e diretta da Oscarino Di Maio. Un dialogo tra diversi tipi di bomba: in scena la mina, la bomba a mano, quella ad orologeria, l’atomica e quella sexy, per arrivare al pubblico di piccini in maniera semplice, fino a spiegare l’inutilità della guerra.