Sono alcuni degli aspetti affrontati da Antonio Esposito, il boss “Tonino ‘o biondo” di Santa Maria la Carità oggi collaboratore di giustizia, chiamato a testimoniare da una località protetta durante il processo per frode sportiva ai danni dell’ex presidente della Juve Stabia Franco Manniello in uno stralcio del processo “Golden Gol”.
“A Gragnano comandavano e comandano i Di Martino. Io avevo rapporti con Antonio, il figlio di Leonardo ”o lione’, e so che il loro gruppo principalmente gestiva le coltivazioni di marijuana. ha raccontato Esposito – I Di Martino facevano parte del gruppo degli Imparato nella faida con i D’Alessandro di Castellammare di Stabia, poi fecero pace. Si accordarono Leonardo Di Martino e Pasquale D’Alessandro, che decisero di chiarirsi e di cancellare il passato. Ora sono alleati, me lo disse Pasquale”.
Su Chierchia, invece: “Era il referente dei D’Alessandro a Gragnano, lo conoscevo bene. Poi fu arrestato e, durante la sua detenzione si venne a sapere che lui, per ottenere benefici, aveva fatto delle confidenze alle forze dell’ordine, così nacque un contrasto con Scanzano (roccaforte stabiese del clan D’Alessandro, ndr) perse peso e venne messo da parte quando tornò in libertà. Quando fu ucciso non aveva più un ruolo di spicco nell’organizzazione”,