Giovani ras sempre più influenti nella malavita partenopea: a suffragare ulteriormente tale dato più volte evidenziato in passato dal nostro giornale l’arresto a Pianura di Ciro Puccinelli e Giuseppe Lazzaro. Concorso tra loro di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: questo il reato contestato ai due uomini colti in fragrante dai carabinieri di Pianura che hanno sequestrato 300 grammi di cocaina purissima del valore, una volta immessa sul mercato, di oltre 130 mila euro.
Puccinelli risulta essere figlio del boss Salvatore detto “straccetta” e Lazzaro figlio del ras Gaetano detto “o pe” orbitante all’interno del clan Grimaldi di Soccavo. Ancora una volta è emerso come giovani e agguerriti camorristi si stiano impossessando del territorio partenopeo, con particolare riferimento alla zona di Cavalleggeri, Bagnoli, Soccavo e Pianura, adottando spesso strategie operative estremamente violente e invasive nei confronti degli storici avversari. Ormai non si contano le segnalazioni pervenute alle forze dell’ordine in relazione ad individui armati visti sfrecciare a qualsiasi ora del giorno all’interno di quello che ormai è divenuto scenario di guerra tra bande criminali.
L’atmosfera che si respira a Napoli è strana: sembra quasi che da un momento all’altro debba capitare il colpo di scena, ovvero l’arresto di qualche pezzo da novanta appartenente al mondo dei cosiddetti colletti bianchi. Abili a riciclare il denaro sporco della camorra professionisti corrotti e cattivi politici potrebbero presto trovarsi a fare i conti con un riciclo generazionale all’interno dell’universo camorristico partenopeo poco incline al dialogo e molto più avvezzo all’epurazione violenta interna. Nel frattempo sotto gli occhi statici dei militari dell’esercito dislocati in città (sempre più ornamentali) si continuano a consumare truffe, furti senza avere il minimo rispetto per le uniformi.
Giorni addietro, nei pressi di Cavalleggeri una donna a bordo di uno scooter con tre bambini e senza casco aveva preso in giro i militari presenti sul posto transitando tranquillamente a pochi metri dagli stessi che restavano a rimirarla. Ma si sa: senza scolarizzazione adeguata, occupazione e sana aggregazione sociale i risultati sono vicini allo zero. Ci si chiede allora di quale città parlino i politici impegnati nelle ormai prossime amministrative locali (alcuni hanno investito un patrimonio a giudicare dagli incontri promossi e dalla pubblicità verticale presente ai lati delle principali arterie di Napoli) e soprattutto quale coniglio tireranno fuori dal cilindro una volta eletti per quanto meno arginare le endemiche emergenze di una comunità che continua a vegetare nell’attesa non si sa bene di quale intervento risolutore dall’alto.