Gragnano: l’acqua del Vernotico diventa nera e nausebonda

Le forti piogge di stamattina hanno aumentato a dismisura il carico d’acqua dei torrenti a monte di Castellammare, trascinando rifiuti e sostanze inquinanti fino al mare. Grave la situazione del Vernotico – torrente che nasce alle pendici del versante nord dei monti Lattari ed attreversa i comuni di Pimonte e Gragnano prima di sfociare sul litorale stabiese all’altezza del complesso alberghiero Miramare – che per diverse ore ha assunto una colorazione nera come la pece e nauseabonda nell’odore. 13036385_10206271269516664_70191155_o

La foto, scattata dai volontari di Legambiente, dimostra discretamente il cambio di colorazione: l’acqua nera proveniente da un affluente del Vernotico si innesta nel corso d’acqua principale

I volontari di Legambiente hanno allertato il locale comando dei carabinieri, i quali sono accorsi immediatamente sul posto per gli accertamenti del caso. La sostanza inquinante proveniva da un corso d’acqua secondario del Vernotico, un affluente che nasce nella frazione di “Aurano”.

“Ormai ci stiamo abituando a vedere il Vernotico di tutti i colori. Qualche anno fa divenne azzurro elettrico perché una falegnameria abusiva sversava sostanze inquinanti, poi lo abbiamo visto rosso, verdastro e ora nero. Questa mattina la puzza era talmente rivoltante che ci siamo sentiti male ed abbiamo avuto i conati di vomito per diversi minuti  -commentano gli attivisti di Legambiente – La prossima volta ci attrezzeremo per prelevare l’acqua facendo fare delle analisi private. L’ultima volta che abbiamo richiesto l’intervento dell’Arpac per delle analisi abbiamo dovuto attendere più di tre settimane, quando ormai sarebbero state inutili. Questa situazione è diventata inaccettabile, il disinquinamento dei corsi d’acqua interni e quindi del litorale stabiese deve diventare una battaglia di tutti”.

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L’acqua di colore nero del corso d’acqua proveniente dalla località “Aurano”, foto scattata dai volontari di Legambiente

Nei giorni scorsi gli uomini del corpo forestale dello Stato hanno avviato una serie di controlli capillari per individuare gli scarichi abusivi nel torrente Vernotico, ma il fenomeno è talmente esteso e complesso che sarà necessario uno sforzo collettivo per risolvere il problema.

“E’ inaccettabile che nel 2016 si assiste ancora ad una situazione del genere. Migliaia di abitazioni ed attività artigianali sversano le acque nere in un corso d’acqua naturale. L’assenza di un sistema fognario funzionante è un problema gravissimo. Il sistema di pompe all’altezza dell’hotel Miramare è solo un palliativo perché quando ci sono piogge torrenziali una parte consistente d’acqua sfocia direttamente in mare e solo una piccola quantità viene trasferita fino al depuratore della foce Sarno. Oltre al completamento dei depuratori e della fogna vanno bonificati gli alvei dei torrenti, ad esempio l’alveo del Vernotico all’altezza della Valle dei Mulini è invaso da rifiuti di ogni tipo”, concludono i volontari di Legambiente.

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Il torrente Vernotico sfocia a Castellammare. La foto di V. Ferrara, dimostra che la pompa di sollevamento, di recente costruzione, non regge l’accumolo di acqua e quindi il corso d’acqua si riversa direttamente in mare, portando con sé, oltre i detriti fangosi di origine naturale, anche le sostanze inquinanti

 

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