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Castellammare, Legambiente: ripartono le visite guidate alle ville archeologiche

Riparte la campagna culturale di Legambiente denominata  “Salvalarte Ager Stabianus” , finalizzata alla promozione delle ville archeologiche “Arianna e San Marco”. Tutte le domeniche di maggio i volontari di Legambiente, studenti liceali sotto la supervisione di archeologi, offriranno accoglienza e visita guidata gratuita.11822556_482612935241482_2017557333295596027_n                                               

Una campagna voluta fortemente dai giovani volontari del circolo Legambiente Woodwardia, che a partire dal 2012, dando continuità alla loro azione, hanno ripetuto le visite guidate ogni primavera. Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa quest’anno avrà luogo le cinque domeniche di maggio (1-8-15-22-29) con visite guidate dalle ore 10,30 alle ore 13,00. I visitatori potranno usufruire di visite guidate gratuite presso villa Arianna e villa San Marco grazie alla partecipazione di quaranta giovani volontari dell’associazione, in un mix tra professionisti dei beni beni culturali e giovani studenti.

                                                                                                        

«Competenze e volontariato si uniscono per promuovere gli Scavi di Stabia ed il patrimonio archeologico del nostro territorio. Quando abbiamo iniziato nel 2012 le ville erano poco conosciute dagli stessi stabiesi e gragnanesi. Ci tengo a precisare che non abbiamo mai chiesto né ricevuto alcun tipo di finanziamento, ma il nostro operato è stato sempre e solo gratuito. Il primo obiettivo da raggiungere è stato proprio quello di promuovere le ville a partire dai cittadini stessi prima ancora che dai turisti. In cinque anni, dando continuità alla nostra azione, abbiamo raggiunto importanti risultati. Secondo i dati del ministero, i visitatori sono aumentati visibilmente proprio a partire dal 2012, anno delle prima edizione di Salvalarte» commenta Stefano Scanu, presidente del circolo Legambiente Woodwardia ed esperto in gestione dei beni culturali.

Effettivamente i dati della Soprintendenza sono molto chiari, dal 2008 al 2012 il numero dei visitatori alle ville archeologiche stabiesi non ha mai superato le 33.400 presenze all’anno, mentre dal 2012, anno della prima campagna di Legambiente, il numero dei visitatori è invece cresciuto esponenzialmente, e nel 2015 è arrivato addirittura a 52.861 visite.

«L’aumento da trentamila a cinquanta mila presenze in cinque anni è un dato inconfutabile – continua Scanu – non vogliamo dire che è solo merito nostro ma non è nemmeno un caso che tali dati coincidano con l’inizio della nostra azione. Ringraziamo il soprintendente Osanna per la fiducia che ci sta dando riconfermando l’autorizzazione ad effettuare l’iniziativa. Oggi l’attenzione sulle ville sta aumentando e anche altre associazioni locali cominciano ad organizzare visite guidate, è un ottimo segnale. In questi anni non abbiamo solo svolto visite guidate ma abbiamo intrapreso anche una battaglia istituzionale, per esempio chiedendo l’installazione di un’appropriata segnaletica archeologica, sia al comune di Gragnano che a quello di Castellammare, richiesta solo in parte soddisfatta. C’è ancora tantissimo da fare, il nostro obiettivo è incentivare la creazione di un assett turistico capace di creare anche posti di lavoro, ed è quello che stiamo cercando di fare anche a Gragnano, con l’azione per il recupero della Valle dei Mulini».

Se giovani volontari, dai 18 ai 30 anni, senza aver alcun tipo di aiuto esterno se non l’autorizzazione formale della Sopritendenza, stanno contribuendo ad un così netto aumento dei visitatori, significa che se le istituzioni si impegnassero allora si potrebbe davvero creare un sistema turistico archeologico capace di portare sul territorio centinaia di migliaia di turisti, e posti di lavoro. Sarebbe importante creare dei circuiti pedonali prevedendo dei sistemi di collegamento più frequenti per collegare i centri abitati ai luoghi di interesse turistico: il castello di Lettere, il Palazzo reale di Quisisana, le ville archeologiche di Stabiae, la Valle dei Mulini ed il borgo medioevale di Castello.

Nello specifico, Villa Arianna e villa San Marco, sono antiche dimore d’otium riccamente affrescate, testimonianza di uno scenario di vita romana differente dai siti di Pompei ed ErcolanoLe uniche due ville in superficie, Villa Arianna e San Marco, furono edificate in un periodo compreso tra l’89 a.C. e il 79 d.C. quando l’eruzione del Vesuvio seppellì anche queste residenze estive dei ricchi patrizi romani. Ville lussuose, la loro superficie si estende per circa dodicimila mq l’una, decorate con pitture parietali suggestive e preziose decorazioni musive nei pavimenti delle dietae e dei quartieri termali. Villa Arianna vanta l’emblematica pittura parietale rappresentante Teseo che abbandona Arianna sull’isola di Nasso.

Anche quest’anno oltre alle visite guidate, Legambiente organizzerà dei focus tematici con la collaborazione di altre associazioni. Alle ore 11.30 di ogni domenica presso il prato di Villa Arianna avrà luogo un ciclo di approfondimenti dal titolo “Patrimonio culturale e Cittadinanza Attiva”, eseguiti in collaborazione con il Comitato per gli Scavi di Stabia, il Presidio Area Stabiese di Libera, Gli Amici della Filangieri e l’associazione Carmine ONLUS.

Ecco il calendario dei focus tematici: 

8 Maggio – “I tesori di Stabiae, dal collezionismo alla tutela”;
15 Maggio – “Laudato si’, ragionando sull’enciclica ambientalista”;
22 Maggio – “E mo’ pedala! Buone pratiche di mobilità sostenibile”;
29 Maggio – “Criminalità ambientale: un business senza crisi”.

 

 

Foto Salvalarte edizione 2015, archivio circolo Legambiente Woodwardia

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