Fenomeno commerciale cinese in espansione a Napoli? Ce ne siamo occupati dalle pagine del giornale mesi addietro e oggi emerge con particolare chiarezza ciò che avevamo illustrato nei nostri articoli.
Dalla “Ferrovia” a “Fuorigrotta”, ovunque ormai a Napoli, i cinesi hanno costruito un vero e proprio impero composto da centri per la vendita all’ingrosso o al dettaglio sbaragliando la debole concorrenza locale su tutti i fronti. Avevamo intervistato un ex dipendente dei colossi asiatici il quale aveva denunciato, mantenendo l’anonimato, come gli esercenti napoletani fossero vessati dal pizzo di contro invece ai cinesi a cui la camorra non si accostava.
In seguito ad indagini giornalistiche fornivamo anche di questo insolito fenomeno spiegazione: in realtà la camorra sarebbe in diverse attività cinesi con accordi a monte che trasformerebbero numerose attività orientali in mega lavatrici per il riciclo del denaro sporco proveniente dalle attività illecite della malavita partenopea. Il potere d’acquisto e la liquidità dei cinesi è impressionante: e a Napoli, si sa, chi possiede può.
Cosi è stato, cosi è e così sarà sempre. La verità è sotto gli occhi di tutti ma c’è chi ancora incoscientemente finge di ignorare la gravità delle emergenze che penalizzano la città. Come è possibile che in piena guerra di camorra con morti ammazzati ogni giorno in tutta Napoli, con onesti lavoratori esasperati per l’improvvisa perdita dell’impiego, con edifici scolastici pubblici che cadono a pezzi e tra mille inefficienze il sindaco Luigi de Magistris invece di collaborare con le istituzioni si conceda il lusso di polemizzare con le stesse?
“Renzi era a Napoli? Non lo sapevo, l’ho capito dalle centinaia di unità dell’orine presenti all’esterno della Prefettura”: questa la dichiarazione di de Magistris che lascia veramente poco ben sperare gli onesti contribuenti. In un teatrino senza fine si rincorrono protagonismi individuali e interessi di lobby mentre Napoli agonizza sotto il peso dell’inefficienza di cattivi amministratori e politici. In questo guano ieri l’ultima chicca sul fronte violenza : per una banale questione di viabilità è stato picchiato e derubato al Vomero Luigi Necco, maestro del giornalismo e figura storica dell’informazione partenopea. Calci e pugni sferrati contro un uomo di età che rappresenta il fiore della vecchia guardia mediatica: a Necco la nostra piena solidarietà e di tutta la Napoli per bene che continua purtroppo a subire l’anarchia comportamentale di delinquenti senza scrupoli.
Alfonso Maria Liguori
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