Gli uomini della polizia di stato, hanno scoperto varie associazioni che, agendo sul territorio nazionale, erano impegnate in truffe ed appropriazioni indebite nel settore del trasporto merci su strada. Sono state eseguite 29 misure cautelari: quattro in carcere, 16 ai domiciliari e nove obblighi di dimora.
Gli uomini del Commissariato di San Valentino Torio che gestivano l’intera indagine hanno sequestrato numerosa merce di ogni genere (tra cui 39 automezzi pesanti e semirimorchi utilizzati per l’illecita attività, e sono state denunciate 38 persone) che doveva arrivare, secondo l’idea del venditore, all’interno delle attività commerciali grazie, appunto, a queste ditte truffatrici. Si stima che il prezzo totale delle merci sequestrati raggiunge i milioni di euro.
Le indagini sono partite da un’intercettazione telefonica di un personaggio coinvolto nella vicenza dalla quale si è poi scoperto il sodalizio criminale che operava nell’agro nocerino sarnese. Tramite la polizia di Stato di San Valentino Torio è stato possibile mettere luce su tutti i reati satellite rilevati in giro per la penisola ed ascrivibili ai soggetti monitorati.
Grazia all’ottima collaborazione fra le varie forze dell’ordine che si sono scambiati dati, intercettazioni telefoniche, raccolta di denunce e controllo mediante strumenti GPS di vari veicoli, è stato possibile scoprire la mega truffa organizzata da queste false ditte che, come detto precedentemente, operavano anche a livello nazionale.
Inizialmente rimanevano nell’ombra i veri responsabili ovvero i promotori dei sodalizi criminosi che operavano dietro i singoli reati, sodalizi che, dopo aver organizzato il delitto ed essersi appropriati della merce da trasportare, provvedevano successivamente a piazzare i beni trafugati rivolgendosi ad una fitta rete di ricettatori compiacenti, capillarmente organizzati su tutto il territorio nazionale, se non affiliati.
Le ditte utilizzavano due meccanismi ben collaudati al fine di sottrarre le merci agli aventi diritto. Il primo consisteva nella utilizzazione delle credenziali di una ditta di trasporto realmente esistente per raccogliere la commessa e far proprio successivamente il carico.
Una volta entrati in possesso dei dati identificativi di una impresa realmente operante come per esempio la partita Iva., numero di iscrizione alla camera di commercio, numero di polizza assicurativa, gli indagati falsificavano ad hoc e li utilizzavano per i loro fini illeciti spacciandosi per i titolari. Di conseguenza provvedevano a falsificarne la documentazione amministrativa e le polizze assicurative il tutto mentre l’ impresa (vera) era totalmente ignara della attività delittuosa in corso.
Successivamente, acquisivano sui siti specializzati richieste provenienti dalle ditte committenti individuato il carico di interesse (in base al valore economico della merce ovvero in base alle richieste provenienti dagli abituali ‘ricettatori”). Inviavano e-mail contenenti offerte particolarmente vantaggiose dal punto di vista economico, in modo da assicurarsi l’incarico per il relativo trasporto.
Per concludere l’opera in bellezza, inviavano alla ditta committente la falsa documentazione amministrativa ed assicurativa ed a comunicare il nominativo dell’autista compiacente nonché la targa del veicolo utilizzato per il trasporto, anch’essa spesso oggetto di preventiva alterazione. Dopo aver ricevuto la merce per il trasporto, l’autista anziché portarsi alla destinazione per lo scarico, spariva con il carico e si recava nei depositi personali, così come si rendevano irreperibili tutti i referenti della (falsa) azienda che aveva operato.
Il secondo meccanismo utilizzato per la truffa, invece, consisteva nella creazione di ditte di trasporto ad hoc, da utilizzarsi per le illecite appropriazioni. I malfattori intestavano l’impresa a prestanomi pienamente inseriti nel contesto associativo ( “NAPOLANO TRASPORTI” di NAPOLANO Pietro Molinella (BO), “SPEED TRASP” di Piccolo Gennaro Bassano del Grappa (VI), “PALUMBO Trans” di PALUMBO Rosa, Angri (SA), LTD Napoli, SA.TE. Angri (SA) e predisponevano la documentazione amministrativa ed assicurativa necessaria per la formale iscrizione e per l’assegnazione della relativa partita IVA. Per il resto, il sistema era il medesimo analizzato nella ipotesi precedente, con sede logistica ed operativa in San Valentino Torio (SA).
Tuttavia, nel mondo del commercio, quando una ditta adibita al trasporto di merci su strada non porta a termine il suo lavoro viene denunciata da parte del venditore o dall’acquirente. Ma prima di essere inserita nella lista “poco affidabile” che viene stilata per garantire la sicurezza sul trasporto merci, sarebbero passati alcuni mesi che sarebbero stati adatti per continuare a truffare prima di eliminare qualsiasi testata dal mondo del commercio.