“E’ più che mai necessario che Stefano Graziano si dimetta dal suo ruolo di consigliere regionale. E’ inammissibile che una simile ombra debba addensarsi sul Consiglio regionale della Campania. Con quale serenità si potrà continuare a lavorare con chi è sospettato di reati così gravi? Come può costui continuare ad amministrare la cosa pubblica e a gestire i soldi dei cittadini campani?”. Lo dice Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Trasparenza.
Questa mattina, infatti, forze dell’ordine e Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) hanno fatto partire un’operazione incentrata sul Comune di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’ex sindaco. Nell’indagine è coinvolto anche il presidente campano del Pd nonché consigliere regionale Stefano Graziano. L’ipotesi che ha indotto gli inquirenti a effettuare le perquisizioni è che l’esponente politico abbia chiesto e ottenuto appoggi elettorali in riferimento alle ultime consultazioni per l’elezione del consiglio regionale della Campania.
“Chiediamo a tutti i consiglieri, al di là degli steccati ideologici e delle diversità di vedute, di prendere una posizione chiara e a favore della legalità – afferma – perché di fronte anche solo al sospetto di legami con la camorra, nessuno può chiamarsi fuori”.
“Non è fervore giustizialista o manettaro – sottolinea – ma bisogno di legalità, trasparenza, di sgomberare il campo da qualsiasi dubbio o sospetto. In una terra come la nostra, non possiamo permetterci il lusso di avere tra i banchi del Consiglio una persona che risulta coinvolta in un’indagine della magistratura, secondo cui, a quanto si apprende dalla stampa, ci sarebbero stati favori per il clan del Casalesi per fare in modo che vincessero degli appalti”.
“Graziano porta in dote a De Luca, in termini di voti, oltre 13mila preferenze – sottolinea Ciarambino – cosa dirà adesso il governatore? Se la caverà con una battuta dicendo che sono ‘babbarie’?”.
“Stando alle notizie di stampa, dalle indagini risulta che Graziano avrebbe chiesto e ottenuto appoggi elettorali dai clan alle scorse regionali, ponendosi, in cambio, come ‘punto di riferimento politico e amministrativo’ – conclude – Mi sa che De Luca dovrebbe cominciare a preoccuparsi”.
“Ancora un episodio che fa mancare il clima di serenità in Consiglio regionale”. Lo dice il capogruppo M5S in Consiglio regionale della Campania, Tommaso Malerba, commentando le indagini della magistratura che vedono coinvolto Stefano Graziano, consigliere del Pd.
“Questo Consiglio avrebbe dovuto mettere il record di leggi e provvedimenti a favore dei campani – sottolinea – invece apprendiamo da fonti di stampa che ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di inquinamento della politica. Un episodio grave che allunga ombre tanto più che Graziano è un politico di lungo corso e presidente del Pd in Campania”.
“La mia preoccupazione e quella dei cittadini della Campania è di spostare l’attenzione e le energie del governo del territorio dalle aule consiliari ai palazzi di giustizia, al di là dei futuri sviluppi delle indagini – aggiunge – Etica e politica: questi sconosciuti!”.
Per Vincenzo Viglione, consigliere regionale M5S e segretario della Commissione Anticamorra, quanto accaduto oggi “non può e non deve passare inosservato agli organi di controllo e soprattutto ai cittadini che andranno a votare il prossimo 5 giugno, trovandosi davanti un caos di candidati, costruito ad arte per coprire eventuali legami col passato”. Viglione rilancia l’appello al voto pulito, in vista delle prossime comunali.
“E’ urgente, inoltre – afferma – aprire una riflessione seria sull’universo dei dirigenti e dei funzionari comunali che non possono essere estranei a vicende di questo genere e che spesso, dall’alto della loro posizione di ‘tecnici’, riescono a paralizzare esperienze politiche che potrebbero veramente portare aria nuova nei Comuni”. “Si faccia presto chiarezza anche su questo versante”, conclude Viglione.
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