Ieri era il 25 Aprile, il giorno in cui si ricorda la resa dell’esercito nazifascita che mise fine all’invasione tedesca in Italia, restituendo la libertà al popolo italiano che tornò finalmente ad avere la possibilità di manifestare il proprio pensiero con “la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (art. 21 Costituzione Italiana).
Oggi anche i social network rappresentano un mezzo di diffusione e, come tutti sanno, il sindaco di Pompei li utilizza molto per comunicare con la cittadinanza (principalmente Facebook e Whatsapp). Non c’è dubbio che sia una pratica molto positiva perchè “avvicina” le istituzioni ai cittadini, ma bisogna stare attenti perchè “non è tutto oro quello che luccica”.
Alcune persone infatti, su Facebook, denunciano di essersi visti cancellare commenti e messaggi di critica o semplicemente non favorevoli nei confronti del primo cittadino e dell’operato della sua amministrazione e subito dopo essere state bloccate in modo da non avere più la possibilità di scrivere su quella determinata pagina o profilo. Questa pratica è assolutamente antidemocratica e molto distante dai concetti di trasparenza e partecipazione citati spesso dal primo cittadino e dai membri della sua amministrazione (concetti che in questo modo risultano essere solo delle parole vuote).
Forse il “Social Manager” del sindaco trova comodo e facile cancellare le critiche e bannare i “profili nemici”, ma si tratta di un comportamento assolutamente inaccettabile che potremmo definire da “#social regime”. La limitazione (in qualsiasi forma e modo) delle minoranze e di coloro che la pensano diversamente da noi, è un atto ignobile che va sempre condannato! Oltre ad essere anticostituzionale! Il primo cittadino non dovrebbe consentire alcuna limitazione (né esserne protagonista).
Pertanto il Gruppo 5 Stelle di Pompei lo esorta “a fare le dovute verifiche interne in modo che episodi simili non accadano mai più. E’ importante sottolineare inoltre che l’informazione effettuata mediante i social network non può, da sola, garantire la trasparenza perché quest’ultima in realtà richiede qualchesforzo in più di un semplice messaggio sui social (che a volte potrebbe ridursi a semplice propaganda)”.
“Secondo noi (e lo diciamo da 4 anni) – continua il Movimento – il primo passo da compiere per imboccare seriamente la strada della trasparenza e consentire ai cittadini di partecipare concretamente alla vita politica e amministrativa della città è quello di rendere disponibili sul sito del comune le riprese audio/video dei consigli comunali (effettuando anche una diretta streaming durante lo svolgimento del consiglio comunale), consentendo in questo modo ai cittadini di ascoltare con le proprie orecchie e vedere con i propri occhi in che modo vengono prese le decisioni sul futuro della città e farsi un’idea propria, senza filtri, sull’operato dei tutti i rappresentanti in Consiglio Comunale. Ciò incentiverebbe anche la partecipazione dei cittadini, cosa che oggi non avviene”.
“D’altronde questo era un punto del programma del sindaco Uliano alle ultime elezioni comunali, ma a distanza di 2 anni nulla si sta muovendo in questa direzione. Eppure non è assolutamente un’impresa titanica redigere un semplice regolamento comunale ed accendere una telecamera: forse non c’è la volontà di farlo? Se così non è, invitiamo il sindaco e tutta l’amministrazione comunale ad attivarsi immediatamente in questa direzione per dare finalmente un forte segnale di novità e di cambiamento”.