“Nell’esprimere la massima fiducia nell’operato della magistratura, con grande sofferenza, comunico la mia autosospensione dal Partito Democratico in attesa di chiarire, al di là di ogni anche generico sospetto, la mia posizione”.
A dirlo è il presidente del Partito Democratico della Campania Stefano Graziano che ieri mattina è stato coinvolto in un’inchiesta di forze dell’ordine e Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) incentrata sul Comune di Santa Maria Capua Vetere. L’ipotesi è che l’esponente politico abbia chiesto e ottenuto appoggi elettorali in riferimento alle ultime consultazioni per l’elezione del consiglio regionale della Campania. Graziano è indagato per concorso esterno in associazione camorristica.
“Ho sempre agito, nel corso della mia carriera politica, – ha continuato Graziano – nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e legalità, per me imprescindibili regole di vita. Pertanto, ho conferito mandato al mio legale di attivarsi presso la Procura napoletana perché al più presto venga fissato un interrogatorio nel corso del quale potrò fornire ogni spiegazione sui fatti che l’autorità giudiziaria riterrà di dover approfondire, confermando la mia totale estraneità a qualsiasi vicenda illecita”.
“Consideriamo la decisione di Stefano Graziano di autosospendersi da presidente regionale del Partito Democratico e dal gruppo consiliare un gesto di grande responsabilità etica. Siamo convinti che con attenzione e rispetto per le persone coinvolte, la magistratura, a cui va la nostra totale e incondizionata fiducia, saprà al più presto fare chiarezza in merito ai fatti relativi all’indagine dei pubblici ministeri. Auspichiamo che in tempi rapidi Graziano possa chiarire la sua posizione”.
Lo scrive in una nota Mario Casillo, capogruppo del Pd a nome dell’intero gruppo consiliare.
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