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Torre Annunziata, l’inchiesta: tonnellate di hashish dalla Spagna

hashish spagna torre annunziata guardia finanza 1Due organizzazioni criminali del tutto autonome, una specializzata in cocaina dal Sudamerica, l’altra in hashish proveniente dalla Spagna.

E’ quanto emerge nei dettagli dell’operazione che questa mattina ha portato all’esecuzione di 34 misure cautelari personali nei confronti di altrettanti esponenti di due distinti gruppi dedite al traffico internazionale di stupefacenti, aventi basi operative nella provincia di Napoli, in particolare a Torre Annunziata, e con solide ramificazioni in territorio estero. In manette sono finite 22 persone e sono stati sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro.

Entrambi i sodalizi avevano le basi logistiche a Torre Annunziata. L’organizzazione dedita all’importazione di ingenti quantitativi di hashish dalla Spagna era composta da quattro persone: Francesco Matrone di 33 anni e Biagio Perlingieri di 32 anni, entrambi campani, Paolo Domenico Da Rold di 50 anni di Treviso e Marian Petovsky, sloveno di 46 anni.

L’hashish, stando a quanto accertato da guardia di finanza e Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli, veniva trasportato in Italia attraverso automezzi pesanti all’interno di appositi carichi di copertura e, successivamente, immessa sul mercato.

Nell’ambito di questo filone di indagini, i finanzieri del Gico di Napoli a febbraio 2015 a Vimodrone, in provincia di Milano, hanno sequestrato un carico di oltre una tonnellata di droga nascosta in un tir proveniente dalla penisola iberica. In quell’occasione sono state arrestate due persone di nazionalità straniera tra cui Petovsky. Quest’ultimo aveva curato, per conto dell’organizzazione, altri carichi di hashish provenienti dalla Spagna e destinati alle piazze di spaccio di Napoli e provincia.

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