Convegno 29 aprile Tribunale di Nola presso il Salone delle Armi

29 aprile Locandina [foto]Venerdì 29 aprile 2016 alle ore 15:00, presso il Salone delle Armi del Tribunale di Nola – Reggia Orsini, si terrà un convegno organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e dalla Scuola Bruniana – Fondazione forense di Nola, sul tema “Il Processo giurisdizionale e la Mediazione: un sistema integrato e un’alleanza possibile“.

L’evento, che si pone l’obiettivo di offrire una chiara panoramica sulle possibili applicazioni della mediazione evidenziando la necessità di una relazione equilibrata con il processo, sarà moderato dall’avv. Icilio Martire, mediatore del Centro C.R.I.S.I., e prevede gli indirizzi di saluto dell’avv. Francesco Urraro, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, e del Direttore Generale della Scuola Bruniana, avv. Giuseppe Boccia.

La dott.ssa Teresa Riccio – mediatore e Referente dell’Organismo di mediazione C.R.I.S.I. per la sede territoriale di Marigliano – aprirà i lavori del convegno sottolineando che : “Alla luce delle recenti riforme giuridiche, gli operatori del diritto hanno la possibilità di utilizzare degli strumenti nuovi che non hanno solo una valenza deflativa, ma possono integrare il sistema giustizia per il raggiungimento di standard qualitativi più alti. La mediazione viene intesa nel suo senso più ampio, quale strumento valoriale per una risoluzione alternativa delle controversie che tuteli la relazione tra le parti e favorisca il ripristino del dialogo”.

Il programma prevede gli interventi dell’avv. Anna Laura Tocco, avvocato e mediatore del foro di Cassino (Fr) e dell’avv. Tommaso Claudio Casillo, Consigliere della Camera arbitrale e di Conciliazione di Nola, che tratteranno alcuni elementi peculiari della mediazione in ambito civile. Argomento molto sensibile tenuto conto che la normativa appare piuttosto disomogenea a causa del susseguirsi in tempi brevi di diverse leggi che hanno dato vita a contrastanti interpretazioni dottrinali e orientamenti giurisprudenziali.

Particolare importanza va attribuita all’ambito familiare poichè con la mediazione si vanno a tutelare innanzitutto gli interessi dei minori che, spesso, sono le reali vittime dei conflitti genitoriali. L’avv. Chiara Moscato, specializzata nella materia del diritto di famiglia e mediatore familiare, esaminerà le difficoltà di applicazione sostanziale del regime di affidamento condiviso dei minori in caso di alta conflittualità fra i genitori. “È evidente che sia necessario in tali casi un percorso di accompagnamento per garantire una genitorialità più consapevole: quando due coniugi si separano non smettono di essere genitori e devono essere in grado di collaborare per garantire una crescita equilibrata ai loro figli” – rimarca l’avv. Moscato.

L’intervento più delicato è quello presentato dalla dott.ssa Anna Coppola De Vanna  – Psicologa, psicoterapeuta, mediatore e Presidente del Centro C.R.I.S.I. di Bari –  relativo alla mediazione in ambito penale. Dopo il modello retributivo, incentrato sul concetto di pena, e dopo il modello riabilitativo, che ha spostato il focus sulla figura del reo, emerge il modello riparativo che si concentra sulla figura della vittima. Nel nostro sistema di giustizia la voce della vittima è sicuramente quella meno ascoltata, ma è soprattutto il confronto tra vittima e reo che può attribuire senso a vicende profondamente dolorose.

Il dott. Luigi Levita, magistrato presso il Tribunale di Nocera Inferiore (Sa), proveniente dalla Sezione civile e attualmente assegnato alla Sezione penale, concluderà il convegno esaminando le possibili interazioni tra l’istituto della mediazione ed il processo civile, nonché quello penale. L’ottica processuale del magistrato incontrerà quella del mediatore permettendo di volgere uno sguardo di insieme su una materia controversa, ovvero la possibile alleanza tra giustizia ordinaria e mediazione.

Questo convegno rappresenta il primo passo di una serie di iniziative sul tema della mediazione. In programma ci sono altri incontri tematici, cineforum, laboratori nelle scuole e l’apertura di sportelli di ascolto e mediazione presso i Comuni del territorio. È importante – aggiunge la dott.ssa Teresa Riccioche si diffonda la cultura della mediazione dal basso per accompagnare il necessario processo di regolamentazione della materia, in accordo con la normativa europea. Nonostante il forte ritardo del nostro Paese c’è massima fiducia nel lavoro della Commissione ministeriale per la riforma della normativa sugli strumenti A.D.R. (Alternative Dispute Resolution) che presenterà entro settembre 2016 un’ipotesi di riforma organica dell’intera materia”.

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