Riapre al pubblico il nuovo Antiquarium nell’area archeologica di Pompei; la struttura, realizzata nel 1870 dall’allora direttore dell’area archeologica Giuseppe Fiorelli, ha avuto una storia turbolenta che ha fatto sì che rimanesse chiusa per 36 anni.
Distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1943 e rimesso in piedi 5 anni dopo dall’illustre archeologo, oltre che soprintendente, Amedeo Maiuri, l’Antiquarium chiuse i battenti in seguito al terremoto del 1980.
L’edificio, situato nei pressi di Porta Marina, riaperto nella mattinata di giovedì 28 aprile 2016, si presenta come un centro in cui approfondire la conoscenza sull’antica Pompei grazie agli spazi espositivi presenti in esso e i reperti della mostra permanente “Sacra Pompeiana” ricca di oggetti, statue, originali elementi architettonici finemente decorati e reperti unici ed interessanti dedicati alle antiche religioni e ai luoghi di culto di epoca romana e pre-romana.
L’Antiquarium però non dona ai visitatori solo la possibilità di conoscere la civiltà e i culti pompeiani attraverso gli affascinanti e antichi reperti archeologici; ad arricchire maggiormente l’esperienza nel mondo della spiritualità e della religione, dal santuario a Lei dedicato, fa il suo ingresso per la prima volta nell’antica Pompei la Beata Vergine del Santo Rosario.
Infatti, un’altra importante fetta delle sale dell’Antiquarium è dedicata alla mostra temporanea “Per Grazia Ricevuta”, che rimarrà nell’area archeologica fino al prossimo 27 novembre e che completa il viaggio nel rapporto tra uomo e sacro con le sue bellissime immagini della Madonna, attraverso un percorso fatto di arte e storia della religione passando da statue e oggetti finemente decorati agli affascinanti dipinti fino ad arrivare ai curiosi e ex voto offerti alla Vergine a seguito di una grazia ricevuta.
Oltre alle aree espositive il nuovo edificio dispone di un fornito bookshop dove si può reperire un’ampia gamma di libri e trattati su Pompei e sull’archeologia.
Come sempre, a presentare l’inaugurazione al pubblico il soprintendente Massimo Osanna accompagnato dal generale Luigi Curatoli, direttore del Grande Progetto Pompei in cui si colloca questa nuova apertura, il presidente del Centro Europeo Turismo e cultura Giuseppe Lepore, l’arcivescovo del Santuario Tommaso Caputo, e Guido Savarese amministratore unico del Consorzio Arte’m che si è aggiudicato la gestione dell’Antiquarium.
Oltre al nuovo punto di interesse, gli scavi si sono arricchiti con l’apertura di un’ampia e sontuosa villa imperiale del I secolo d.C. che per la prima volta si presenta al pubblico con i maestosi affreschi di scene della mitologia greca e alcune stanze in cui, con dovizia di particolari, sono stati ricostruiti con pezzi d’arredamento, accessori e oggetti gli ambienti di una casa appartenente ad un ceto sociale elevato.
Sia l’Antiquarium che la villa sono stati realizzati con i fondi del Grande Progetto Pompei che, soprattutto negli ultimi mesi, sembra ampliare e arricchire sempre di più l’esperienza degli scavi di Pompei con aperture di aree ed esposizioni nuove e interessanti.
Raffaele Cirillo