Relativamente alle questioni rilevate dal MEF nella relazione istruttoria, il Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti:
“Cari miei Concittadini,
consapevole di quanto fatto e prodotto per la Città in questi anni sono sconcertato dai titoli e dalle accuse che questa mattina trovo sui giornali.
Quando mi avete eletto per la prima volta Sindaco della nostra Città, orgoglioso del ruolo che mi avevate concesso, ho lavorato da subito assieme alle mie amministrazioni per cambiare il volto di questa Città. Un lavoro che mai mi sarei aspettato fosse così duro visto il dissesto economico in cui versava il Comune prima della mia elezione: abbiamo ereditato un deficit strutturale enorme. Trovai un’anticipazione di cassa di ben 9 milioni di euro, residui attivi (soldi da riscuotere e mai riscossi) per più di 20 milioni di euro a causa una gestione superficiale delle entrate da parte di chi mi aveva preceduto, imposte e ruolo TARSU che non venivano inviate ai cittadini in modo regolare in previsione della imminente campagna elettorale e addirittura i fondi vincolati della 219 utilizzati in modo illegittimo.
Abbiamo provato a riportare i conti in ordine, pur davanti ad un momento economico difficile per tutto il Paese Italia e talvolta, a malincuore, dovendo per colpa di quella gestione scellerata del passato, vessare voi cittadini, facendo anche una scelta <<non politica>>. Ci siamo presi le nostre responsabilità nell’interesse della Città e di certo mai soldi non dovuti sono finiti nelle nostre tasche.
Questo ha determinato un’anticipazione di cassa ridotta a 3 milioni di euro e residui attivi stabili. Siamo andati in anticipazione di cassa perché la Regione lo scorso anno non ha mantenuto gli accordi sui fondi, sopperendo agli stessi con le casse comunali: abbiamo prodotto opere, Politiche Sociali, Cultura e garantito il funzionamento di una macchina comunale che dovrebbe avere almeno altre cento unità, attraverso i Progetti Obiettivo che hanno permesso il potenziamento di servizi e migliorato la Città. Tutto anche con l’aiuto di quei Dirigenti che il MEF ci contesta, gli stessi sui quali la Corte dei Conti invece si era espressa in positivo a suo tempo.
Davvero incoerente che queste vicende vengano strumentalizzate proprio da quella parte di opposizione che ha governato con noi per i primi cinque anni a alla quale la Corte dei Conti contesta le stesse cose; strano che arrivino anche da chi ha governato prima di noi e determinato il dissesto economico del Comune. Quello che abbiamo realizzato è sotto gli occhi di tutti. Gli altri hanno prodotto solo sfascio (vedi la ex Copmes, svenduta, un debito agli imprenditori di circa 2 milioni di euro; il contenzioso idrico costato circa 3 milioni di euro; e il mancato incasso degli oneri di urbanizzazione che tutti ricorderanno).
A loro viene noi contestiamo l’arricchimento personale o di gruppi economico-finanziari, a noi contestano l’iperattività nella gestione e scusate se ne siamo fieri!”