La situazione di degrado nel quale versa il quartiere “Savorito” sta alimentando il dibattito politico a Castellammare di Stabia anche in vista delle prossime elezioni. Anche Salvatore Vozza, uno dei candidati a sindaco della città, si è soffermato sulla questione.
Tale quartiere, nell’ultimo periodo, è finito sotto la lente di ingrandimento a causa di un lungo processo di riqualificazione che dovrebbe interessare tutta l’area: è stato pubblicato il bando di gara “Housing sociale” che prevede l’abbattimento delle ormai fatiscenti strutture prefabbricate per fare posto a nuovi alloggi (circa 199) di proprietà comunale oltre ad un sistema di interventi sociale e strutturali per l’intera area. Il progetto rientra all’interno del “Piano Nazionale di Edilizia Abitativa” del 2009 formulato dalla Regione Campania. Il bando di gara secondo Vozza è da sospendere in quanto nelle strutture da abbattere vivono molti nuclei familiari per i quali non è stata trovata una soluzione alternativa. In realtà la soluzione era quella del “Contratto di quartiere” (progetto che prevede la realizzazione di 96 alloggi tra rione Savorito e Moscarella) ma mai andato in porto.
Per rilanciare il quartiere, inoltre, era stato già avviato un altro programma di edilizia residenziale pubblica denominato “Contratto di Quartiere”, che prevedeva la realizzazione di 96 alloggi da assegnare a nuclei familiari aventi titolo. Quest’ultimo programma, avrebbe dovuto favorire la liberazione degli alloggi occupati del Savorito per consentirne la demolizione e la successiva ricostruzione ed il rientro dei nuclei familiari.
Quello che più viene criticato da Salvatore Vozza non è il progetto in se (che onestamente appare incriticabile) ma alcuni punti del bando pubblicato dal Comune per l’assegnazione dei lavori: “Gli alloggi da demolire sono tutti, allo stato attuale, occupati da nuclei familiari per i quali, sebbene in gran numero privi di titolo, andrebbe comunque trovata un’alternativa sistemazione abitativa, seppur temporanea, quale quella appunto prevista dal “Contratto di Quartiere”.
Tale problematica, non è stata tenuto in conto nella emanazione del bando. Inoltre, dalla lettura emerge che tra gli elementi quantitativi di valutazione dell’offerta vengono assegnati 5 punti per la riduzione del prezzo dei 62 alloggi a libero mercato convenzionato. Si fa rilevare che se si parla di alloggi a libero mercato per cui alcuna forma di convenzione può regolarne la vendita, il parametro di costo di €. 1.881,90 al mq. per la realizzazione degli alloggi è quello in linea con quanto stabilito dal D.D. EPA n. 7 del 14.01.2009, in materia di massimali di costo vigenti e non, è affatto assimilabile ad un valore di mercato di vendita degli alloggi, in quanto appunto è un costo. Riesce difficile comprendere come possa reggere un piano economico finanziario qualora si formulasse una offerta a ribasso su tale costo”.
A tal proposito, Vozza ha chiesto espressamente “che si valutasse una sospensione del bando prima che possano essere presentate proposte e ciò al fine di evitare il sorgere di possibili contenziosi derivanti dalle criticità su esposte”. Ciò che più preoccupa all’ex primo cittadino di Castellammare è sicuramente la possibilità di iniziare dei lavori per poi vederli miseramente bloccati come successo per la Villa Comunale, la Casa del Fascio, Corso A. De Gasperi. A conclusione di ciò, Vozza comunque ci tiene a sottolineare come “l’intervento volto al recupero del Quartiere Savorito (mediante demolizione e ricostruzione degli alloggi) è essenziale e da attuarsi nel migliore dei modi e, più in generale, si dovrà avere l’obiettivo di riqualificare, e potenziare anche altri quartieri residenziali, quali il C.M.I.”.
Gennaro Esposito
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